Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/droga-dcsa-cresce-il-consumo-delle-sostanze-sintetiche-tra-giovani-2a4f212d-53f1-4673-8234-cba05799dc84.html | rainews/live/ | true
ITALIA

Lo spaccio viaggia sul web

Droga, Dcsa: cresce il consumo delle sostanze sintetiche tra giovani

È un quadro a tutto tondo quello disegnato dalla Relazione annuale della Direzione centrale per i servizi antidroga. I dati sono del 2019. Si va dal pericolo delle droghe sintetiche all’arrivo di fiumi di cocaina

Condividi
È un pericolo insidioso ma sempre più costante soprattutto tra i giovani. Sono le droghe sintetiche. L’allarme arriva dall'ultima Relazione annuale della Direzione centrale per i servizi antidroga. Se i sequestri nel 2019  sono ancora contenuti, l'incremento registrato +95,6% per dosi e +32,1% per peso, ne conferma la crescente diffusione soprattutto tra i più giovani.
 
La vendita sul web
La minaccia - avvertono gli analisti - non è ancora ai livelli delle altre sostanze, ma si ipotizza che, già nei prossimi anni, i controlli dovranno fare i conti con questo fenomeno e con le sue insidiose modalità di allargare l'offerta: nell’era e-commerce ordini e transazioni viaggiano sul web e il recapito avviene per posta in modo assolutamente anonimo.
 
Emergenza per le nuove molecole  
Identico a quello delle droghe sintetiche è  il fenomeno delle nuove sostanze psicoattive, molecole per la maggior parte di origine sintetica originate da una costante manipolazione delle strutture chimiche di base di psicotropi già  sottoposti a controllo, prodotte con l'obiettivo di immettere sul mercato clandestino sostanze sottratte ai controlli, perchè non sono comprese nelle tabelle internazionali. L'anno scorso, il Sistema Nazionale di Allerta Precoce del Dipartimento per le politiche antidroga, con il quale la Dcsa collabora, ha individuato, grazie anche al lavoro delle forze dell’ordine 15 molecole nuove e che non rientrano nelle tabelle ufficiali. Per lo più sono cannabinoidi, catinoni e oppioidi, già presenti in prodotti psicoattivi destinati al consumo. Si tratta di sostanze oggi non ancora particolarmente diffuse nel nostro Paese ma " è necessario tenere alto il livello di attenzione per evitare di essere colti di sorpresa da nuovi fenomeni di consumo che per alcuni Stati oltreoceano rappresentano ormai una vera e propria emergenza per la salute pubblica", dice la relazione.

Aumentano le morti per overdose
Nel 2019 in Italia i decessi per overdose sono stati 373, l'11% in più rispetto ai 336 dell'anno precedente: il trend si conferma in crescita per il terzo anno consecutivo. A causare la metà dei decessi sono gli oppiacei, 169 l'eroina, 16 il metadone, 1 il fentanil, e 1 la morfina. Dal 1973, anno in cui hanno avuto inizio le rilevazioni in Italia sui decessi per abuso di droga, sono complessivamente 25.780 i morti per uso di stupefacenti.

Spacciatori sempre più giovani
Sempre più numerosi i minorenni, italiani e stranieri, coinvolti nello spaccio di hashish e marijuana. I sequestri di queste sostanze nel 2019 fanno registrare un sensibile calo ma il numero dei minorenni responsabili del reato di spaccio, 958 in tutto, di cui 808 italiani e 150 stranieri,  si conferma decisamente elevato rispetto ad ai 224 per la cocaina e appena 27 per l'eroina.  "Si tratta di un dato da monitorare con attenzione anche in futuro – si spiega nella relazione - tenuto conto non solo dell'età dei denunciati ma anche della diffusione di tali sostanze nei fenomeni di consumo che riguardano più da vicino la popolazione giovanile". 
 
I pusher stranieri
Il dato relativo agli stranieri coinvolti nel traffico e nello spaccio di sostanze stupefacenti, nonostante una leggera flessione (-3,48%), resta invece in linea con la rilevazione dell'anno precedente: il loro numero, 13.775, di cui oltre 9.650 arrestati, continua a rappresentare poco più di un terzo (39,45%) di tutti i denunciati per questo tipo di reato e si colloca tra i più alti mai registrati nella rilevazione decennale se si escludono, per valori non di molto superiori, le due ultime annualità. Si tratta per lo più di manovalanza extracomunitaria - marocchini, albanesi, nigeriani, gambiani, tunisini e senegalesi – che ha il compito rifornire le piazze di spaccio nazionali. Se si prende in considerazione la partecipazione al medesimo reato nella sua dimensione associativa, il numero degli stranieri, pur evidenziando un incremento percentuale (+7,58%) rispetto al 2018, si attesta appena sopra le 860 unità.
 
Fiumi di cocaina e gli interessi dei clan
I sequestri di droga mostrano un vistoso aumento per la cocaina che si attesta al +127,61%, con la quota record delle 8 tonnellate sottratte al mercato illegale, il quantitativo più alto dal 2010 ad oggi. Altro tema al centro della relazione  le "rotte" del narcotraffico, che però non presentano elementi di novità. Il business della droga si conferma essere il più redditizio per le organizzazioni criminali, 'ndrangheta calabrese in testa, e l'attività di contrasto antidroga resta il più incisivo strumento per colpire la forza di queste organizzazioni criminali e la complessa filiera che ruota intorno a tali traffici.