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TECH

Tecnologia nel mirino

Quando il corriere della droga è un drone

A Melbourne, in Australia e a San Paolo, in Brasile, i droni sono stati usati per la consegna 'a domicilio' di pacchi contenenti cocaina all'interno degli istituti penitenziari. Una novità rispetto all'utilizzo dei velivoli per contrastare i 'signori della droga', come accade in Messico.

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Droni, moderni corrieri della droga
di Celia Guimaraes
La polizia australiana ha arrestato un uomo  sospettato di aver tentato  di portare droga in una prigione con un  drone.  Il piccolo velivolo è stato sequestrato domenica vicino a un centro  di detenzione di Melbourne.  "Un uomo e una donna sono stati trovati in un’auto  mentre pilotavano  un drone che portava in carico un piccolo quantitativo di droga ", ha detto la polizia dello stato di Victoria, nel sudest australiano. Un uomo di 28 anni è stato arrestato e rilasciato su cauzione. E’ accusato di possesso di stupefacenti e  tentativo di introdurre droga in prigione.

Consegna riuscita
In Brasile, invece, un drone è effettivamente riuscito a scaricare un pacco contenente 250 grammi di cocaina all’interno del carcere di una città a 100 km ad est di San Paolo. Secondo la polizia, il velivolo potrebbe non essere un drone ma un giocattolo teleguidato. Il pacco contenente la droga è stato recuperato tra i detenuti. Il braccio del carcere dove è stata consegnata la cocaina è stato chiuso e le visite sospese.

L'arresto di El Chapo
Un drone sarebbe stato usato anche per acciuffare il potente signore della droga El Chapo Guzman.  Le versioni sul suo arresto abbondano e non mancano aspetti contraddittori ma nella ricostruzione ufficiale i marines messicani si sono serviti di intercettazioni americane, un informatore, un drone Usa e tanta fortuna.