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ITALIA

Testimoni li hanno visti lanciarsi

Due fratelli gemelli si suicidano gettandosi da un cavalcavia dell'autostrada Roma - L'Aquila

I due avevano perso la madre da pochi giorni. Parrebbe che non siano riusciti a superare il dolore del grave lutto
 

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Due uomini 55enni si sono suicidati gettandosi da un cavalcavia dell'autostrada A24 Roma - L'Aquila. Le due vittime sono due fratelli gemelli di nazionalità italiana nati a Roma il 23 dicembre 1962 e residenti a Gallicano nel Lazio. Francesco e Bruno Grilli, sono morti sul colpo. 

Erano da poco passate le 14.30 quando è scattato l'allarme. 

L'ipotesi è che i due gemelli abbiano scelto di morire insieme lo stesso giorno, come lo stesso giorno erano nati: un testimone li avrebbe infatti visti lanciarsi giù mentre altri testimoni hanno riferito ai Vigili del Fuoco di aver notato una vettura ferma su un viadotto dell'autostrada nei pressi di Tivoli, una Renault Clio, mentre i corpi senza vita dei due si trovavano invece una settantina di metri più in basso.

Rimane ancora da chiarire cosa abbia spinto Bruno e Francesco a salire su quel cavalcavia all'altezza del chilometro 12.700 dell'A24 e a buttarsi giù insieme. Nella macchina la Polizia non ha trovato biglietti di addio e neppure in casa. Con ogni probabilità  è stata una scelta maturata pian piano. Di certo i due fratelli, che non erano sposati, stavano attraversando un momento difficile della loro vita. Un grave lutto li aveva colpiti alcuni giorni fa.

La madre, a cui entrambi erano molto legati, è morta pochi giorni fa. Tra le ipotesi, quindi, quella che i due fratelli non siano riusciti a superare il dolore della scomparsa della mamma. A quanto ricostruito finora dagli investigatori, poco prima di farla finita Bruno e Francesco hanno parcheggiato la macchina intestata a uno dei due in una piazzola sull'autostrada e poi, dopo aver percorso un tratto a piedi, hanno raggiunto il viadotto e si sono suicidati lanciandosi dal cavalcavia alto circa 70 metri. Sgomento a Gallicano nel Lazio, comune alle porte di Roma, dove i due fratelli abitavo.