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Earth Day. Ancora troppi ritardi per l'ambiente: il 75% del suolo del pianeta è degradato

Quest'anno la manifestazione, che ha preso il via nel 1969 dopo il disastro ambientale causato dalla fuoriuscita di petrolio dal pozzo della Union Oil al largo di Santa Barbara, in California, è dedicata alla protezione delle specie animali minacciate di estinzione

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Api, barriere coralline, insetti e balene: le specie minacciate sono le protagoniste dell'Earth Day 2019, la Giornata Mondiale della Terra che si celebra oggi e istituita dalle Nazioni Unite per richiamare l'attenzione sulla tutela del pianeta. Sulla scia dell'interesse acceso nei giovani dagli appelli di Greta Thunberg, la Giornata della Terra assume un significato ancora più forte e, alla vigilia dei suoi 50 anni, è la più vasta manifestazione ambientalista del mondo, con 193 Paesi e 22mila organizzazioni coinvolti, per un totale di un miliardo di cittadini

Geologi: "Ancora troppi ritardi per ambiente"
"Il consumo di suolo in Italia è aumentato del 180% dagli anni '50 ad oggi, ma il nostro Paese attende da tanti anni una legge per il suo contenimento. E la situazione non è rosea neanche a livello mondiale dove più del 75% del suolo del pianeta è estremamente degradato ed entro il 2050 potrebbe coinvolgere addirittura il 95% della superficie". Questo il commento di Domenico Angelone, tesoriere del Consiglio nazionale dei geologi, in occasione della 49esima edizione della Giornata Mondiale della Terra alla quale il Cng aderisce ogni anno.

"Non soltanto suolo degradato, ma dobbiamo fare i conti anche con l'allarme deforestazione: ogni anno perdiamo 13 milioni di ettari di foresta e se non cominciamo a fare qualcosa nel concreto, entro il 2050 scompariranno oltre 230 milioni di ettari di foresta", denuncia Angelone. Quest'anno la manifestazione, che ha preso il via nel 1969 dopo il disastro ambientale causato dalla fuoriuscita di petrolio dal pozzo della Union Oil al largo di Santa Barbara, in California, è dedicata alla protezione delle specie animali minacciate di estinzione. 

Per il tesoriere del Cng "stiamo vivendo una situazione particolarmente delicata dal punto di vista
ambientale, a cominciare dal fatto che siamo ancora troppo legati ai combustibili fossili e ancora troppo poco alle fonti di energia rinnovabile. Dovremmo ridurre drasticamente - continua - le emissioni di CO2 per salvaguardare il nostro ecosistema e sfruttare le energie alternative, come per esempio la geotermia quale fonte energetica rinnovabile ed ecosostenibile e grazie ad essa si potrebbe soddisfare il 50% dei nostri consumi energetici".

Un gap italiano nel salvaguardare l'ambiente che è evidente anche a livello europeo. "Che il nostro Paese sia in ritardo dal punto di vista ambientale - spiega il geologo molisano - lo dimostrano anche le 17 procedure di infrazione dell'Unione europea a carico dell'Italia per sospetta violazione delle norme ambientali, la maggior parte delle quali legate alle discariche abusive, alla gestione dei rifiuti e al mancato trattamento delle acque reflue urbane".



Earth Day: più grande manifestazione ambientale del Paese
L’Earth Day (Giornata della Terra) è la più grande manifestazione ambientale del pianeta, l’unico momento in cui tutti i cittadini del mondo si uniscono per celebrare la Terra e promuoverne la salvaguardia. La Giornata della Terra, momento fortemente voluto dal senatore statunitense Gaylord Nelson e promosso ancor prima dal presidente John Fitzgerald Kennedy, coinvolge ogni anno fino a un miliardo di persone in ben 192 paesi del mondo. Le Nazioni Unite celebrano l’Earth Day ogni anno, un mese e due giorni dopo l'equinozio di primavera, il 22 aprile.

Quando e come è nata la Giornata della Terra
Nata il 22 aprile 1970 per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali della Terra. Come movimento universitario, nel tempo, la Giornata della Terra è divenuta un avvenimento educativo ed informativo. I gruppi ecologisti lo utilizzano come occasione per valutare le problematiche del pianeta: l'inquinamento di aria, acqua e suolo, la distruzione degli ecosistemi, le migliaia di piante e specie animali che scompaiono, e l'esaurimento delle risorse non rinnovabili. Si insiste in soluzioni che permettano di eliminare gli effetti negativi delle attività dell'uomo; queste soluzioni includono il riciclo dei materiali, la conservazione delle risorse naturali come il petrolio e i gas fossili, il divieto di utilizzare prodotti chimici dannosi, la cessazione della distruzione di habitat fondamentali come i boschi umidi e la protezione delle specie minacciate.

L'idea della creazione di una “Giornata per la Terra” fu discussa per la prima volta nel 1962. In quegli anni le proteste contro la guerra del Vietnam erano in aumento, ed al senatore Nelson venne l'idea di organizzare un “teach-in” sulle questioni ambientali. Nelson riuscì a coinvolgere anche noti esponenti del mondo politico come Robert Kennedy, che nel 1963 attraversò ben 11 Stati del Paese tenendo una serie di conferenze dedicate ai temi ambientali.

L'Earth Day prese definitivamente forma nel 1969 a seguito del disastro ambientale causato dalla fuoriuscita di petrolio dal pozzo della Union Oi al largo di Santa Barbara, in California, a seguito del quale il senatore Nelson decise fosse giunto il momento di portare le questioni ambientali all'attenzione dell'opinione pubblica e del mondo politico. “Tutte le persone, a prescindere dall'etnia, dal sesso, dal proprio reddito o provenienza geografica, hanno il diritto ad un ambiente sano, equilibrato e sostenibile”.

Il 22 aprile 1970, ispirandosi a questo principio, 20 milioni di cittadini americani si mobilitarono per una manifestazione a difesa della Terra. I gruppi che singolarmente avevano combattuto contro l'inquinamento da combustibili fossili, contro l'inquinamento delle fabbriche e delle centrali elettriche, i rifiuti tossici, i pesticidi, la progressiva desertificazione e l'estinzione della fauna selvatica, improvvisamente compresero di condividere valori comuni. Migliaia di college e università organizzarono proteste contro il degrado ambientale: da allora il 22 aprile prese il nome di Earth Day, la Giornata della Terra.

La copertura mediatica della prima Giornata Mondiale della Terra venne realizzata da Walter Cronkite della CBS News con un servizio intitolato "Giornata della Terra: una questione di sopravvivenza”. Fra i protagonisti della manifestazione anche alcuni grandi nomi dello spettacolo statunitense tra cui Pete Seeger, Paul Newman e Ali McGraw.

La Giornata della Terra diede una spinta determinante alle iniziative ambientali in tutto il mondo e contribuì a spianare la strada al Vertice delle Nazioni Unite del 1992 a Rio de Janeiro.

Nel corso degli anni l'organizzazione dell'Earth Day si dota di strumenti di comunicazione più potenti arrivando a celebrare il proprio ventesimo anno di fondazione con una storica scalata sul monte Everest in cui un team formato da alpinisti statunitensi, sovietici e cinesi, realizzò un collegamento mondiale via satellite. Al termine della spedizione tutta la squadra trasportò a valle oltre 2 tonnellate di rifiuti lasciati sul monte Everest da precedenti missioni.

Nel 2000 le celebrazioni dell'evento vennero promosse a livello globale
Nel 2000, grazie alla diffusione di internet, lo spirito fondante dell'Earth Day ed in generale la celebrazione dell'evento vennero promosse a livello globale. L'evento che ne conseguì riuscì a coinvolgere oltre 5.000 gruppi ambientalisti al di fuori degli Stati Uniti, raggiungendo centinaia di milioni di persone, e molti noti personaggi dello spettacolo come l'attore Leonardo di Caprio.

Nel corso degli anni la partecipazione internazionale all'Earth Day è cresciuta superando oltre il miliardo di persone in tutto il mondo: è l'affermazione della “Green Generation”, che guarda ad un futuro libero dall'energia da combustibili fossili, in favore di fonti rinnovabili, alla responsabilizzazione individuale verso un consumo sostenibile, allo sviluppo di una green economy e a un sistema educativo ispirato alle tematiche ambientali.