Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/ebola-gli-usa-ordinano-la-produzione-su-vasta-scala-del-siero-zmapp-dc31c1ac-e529-4990-8aa0-9e2c005ea68e.html | rainews/live/ | true
MONDO

L'Oms: oltre 4500 decessi in tutto il mondo

Ebola, gli Usa ordinano la produzione su vasta scala del siero ZMapp

Il governo statunitense accelera sul siero sperimentale che finora si è rivelato più efficace. GSK annuncia invece che il suo vaccino non sarà pronto prima del 2016. Il presidente della Banca Mondiale accusa: il mondo "sta perdendo la battaglia" per una mancanza di solidarietà globale

Condividi
Washington (Stati Uniti)
La battaglia contro il virus Ebola è sempre più una lotta contro il tempo. Per fermare l’avanzata del virus il governo statunitense ha ordinato a diversi laboratori avanzati di produrre su vasta scala il siero ZMapp, di cui si sono esaurite le scorte. Finora si è rivelato il più efficace sui contagiati, anche se è ancora in fase sperimentale. Doccia fredda invece dalla GlaxoSmithKline: il vaccino a cui sta lavorando la casa farmaceutica non sarà pronto in tempo per essere usato su larga scala durante l'epidemia in corso.

Gli Usa verso la produzione di massa di ZMapp
Negli Stati Uniti, dove sono ancora ricoverate due infermiere che hanno contratto il virus dal “paziente zero” Eric Duncan, l'amministrazione Obama teme sempre più che Ebola diventi una pandemia globale e ha deciso di premere sull’acceleratore. Ron Klein, 61enne ex capo dello staff dei vicepresidenti Al Gore e Joe Biden è stato nominato supercommissario per l'emergenza. La Biomedical Advanced Research and Development Authority (Barda) coordinerà le ricerche e verificherà gli sviluppi sul siero ZMapp, che venne dato a luglio al dottor Kent Brantly e all'infermiera Nancy Writebol, i missionari americani che guarirono dopo aver contratto il virus in Liberia ed essere stati dati per spacciati. Il 10 novembre il Barda selezionerà uno o più laboratori per iniziare la produzione di massa.

GSK: "Nostro vaccino pronto su larga scala nel 2016" 
I tempi saranno necessariamente più lunghi per quanto riguarda il vaccino allo studio della GSK, uno dei due che l’Oms considera tra i più promettenti. Al momento sono in corso dei test di fase 1 su volontari sani in Usa, Gran Bretagna e alcuni paesi africani e se non ci saranno effetti collaterali gravi si procederà all'inizio del 2015 con quelli di efficacia. ''Poi ci vorrà un po' di tempo per elaborare i dati e capire qual è la dose efficace e quanto dura l'effetto e allo stesso tempo bisognerà acquisire l'abilità di produrlo su larga scala protettivo - spiega Ripley Ballou, capo della divisione vaccini dell'azienda - Saremo in grado di farlo solo nel 2016, quando sarà troppo tardi per intervenire su questa epidemia. Il lavoro però aiuterà ad evitare le prossime''.

Gli appelli delle istituzioni internazionali  
A livello internazionale, gli appelli si moltiplicano. Secondo il presidente della Banca Mondiale, Jim Yong Kim, il mondo "sta perdendo la battaglia" contro Ebola a causa di una mancanza di solidarietà globale e di comprensione della minaccia che l'epidemia rappresenta per l'economia globale. "Credo che il mondo ancora non abbia capito quale sia il rischio, non solo per l'economia dell'Africa Occidentale, ma per l'economia globale”, ha affermato. Per il presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso, l'epidemia "può diventare una catastrofe umanitaria di grandissime dimensioni".

L'Oms: oltre 4500 decessi 
Gli ultimi numeri resi noti dall'Organizzazione Mondiale della Sanità confermano la gravità della situazione. In totale, al 14 ottobre 2014, sono 9.216 i casi confermati o sospetti nei Paesi colpiti, mentre i decessi hanno raggiunto la cifra di 4.555. Una buona notizia riguarda però il Senegal: l'Oms ha infatti dichiarato il Paese “libero dal virus”, condizione che si ottiene dopo 42 giorni senza nuovi casi. Anche la Nigeria dovrebbe essere “fuori dall'incubo” lunedì prossimo.