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MONDO

Vertice straordinario dei ministri della Salute Ue a Bruxelles

Ebola, le misure di sicurezza negli aeroporti

In Usa controllo della febbre ai passeggeri provenienti dai Paesi a rischio. Ue rafforzerà i controlli anti Ebola negli aeroporti di partenza delle nazioni più colpite, ma sui controlli in arrivo si muove in ordine sparso. La Gran Bretagna seguirà l'esempio americano, così come la Francia. Per l'Italia task force ministeriale

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Passeggeri in un aeroporto (Ansa)
di Cristina Raschio
La paura è tanta. Le morti confermate per Ebola in Occidente tormentano i capi di Stato e di governo di tutto il mondo, pronti a stravolgere le loro agende di lavoro e a mettere in moto ogni possibile dispositivo di sicurezza per fermare l’epidemia che rischia di abbattere i confini nazionali dei Paesi più colpiti. Paura, soprattutto negli aeroporti dove ogni giorno c'è un via vai continuo di persone. Dopo la decisione, da parte delle autorità Usa, di attivare i controlli sui passeggeri provenienti da Guinea, Sierra Leone e Liberia (per ora attraverso la misurazione della temperatura corporea, ndr), l’Europa si mobilita.
 

 
La risposta dell'Europa
IL'Unione europea, i cui ministri della Salute si sono riuniti a Bruxelles il 16 ottobre per inidividuare possibili misure da mettere in campo per contrastare la possibile diffusione del virus - rafforzerà i controlli anti Ebola negli aeroporti di partenza dei Paesi africani colpiti dal virus. Sui controlli in arrivo, invece, si muove in ordine sparso, ma punta a rafforzare il coordinamento fra gli Stati membri. La Ue, ha spiegato il commissario europeo alla Salute, Tonio Borg, al termine della conferenza, "procederà subito a una verifica dell'efficacia dei controlli contro l'Ebola organizzati negli aeroporti dei tra Paesi africani colpiti dal contagio".

Tracciamento dei viaggiatori in arrivo da Africa
In particolare la Ue punta a un sistema di tracciamento dei viaggiatori in arrivo dall'Africa occidentale e che si spostano all'interno dell'Unione e a rafforzare l'efficacia delle informazioni, che dovranno fornire anche i numeri da contattare nel caso in cui una persona si accorga di avere i sintomi di Ebola. In ogni caso, ha concluso il commissario, "in Europa il rischio di diffusione di Ebola rimane basso, anche se certamente in futuro ci saranno altri casi".

Italia, task force interministeriale
Il governo italiano ha deciso di potenziare il personale negli aeroporti e rafforzare i canali di informazione per i cittadini sui rischi del contagio da Ebola. Il tutto coordinato da una sorta di task force che coinvolge più ministeri. Saranno in particolare porti ed aeroporti ad essere interessati dal più corposo intervento, sia sotto il profilo del potenziamento del personale che per quello che riguarda le campagne di informazione. Saranno distribuiti, ad esempio, opuscoli a bordo degli aerei e delle navi. Intanto, l'’Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac) italiano ha convocato per il 23 ottobre prossimo una riunione per la sicurezza aeroportuale. La riunione, a uan settimana da quella europea di Bruxelles, sarà dedicata a "misure aggiuntive" sia contro l'epidemia di Ebola sia per il rischio di attentati legati alla crisi in Medio Oriente. Il presidente dell'Enac, Vito Riggio, ha convocato il Comitato interministeriale per la "security" del Trasporto aereo e degli aeroporti - dice una nota diffusa oggi dall'ente - di cui fa parte anche la presidenza del Consiglio. Alla riunione saranno presenti i responsabili degli aeroporti di Roma, Milano e Venezia. 

Gran Bretagna, controllo della temperatura su passeggeri provenienti da Paesi a rischio
La Gran Bretagna, seguendo l’esempio Usa, ha già deciso di muoversi in questa direzione annunciando misure per verificare eventuali sintomi del virus nei passeggeri in arrivo dall’Africa occidentale. Chi viaggia da questi Paesi (Liberia, Sierra Leone e Guinea) e atterra nel Regno Unito dovrà rispondere a un questionario sul suo viaggio (contatti, spostamenti, mezzi). Non solo: una equipe medica dovrà effettuare controlli sanitari. Saranno controllati anche i passeggeri in arrivo nel Regno Unito via treno. 

Francia, controlli sanitari
Anceh la Francia ha annunciato che attuerà anch'essa un dispositivo di controllo sanitario all'arrivo sul suo territorio dei voli provenienti dalle zone colpite da Ebola. Il ministro della Sanità, Marisol Touraine, ha precisato che nel principale aeroporto internazionale francese, quello di Roissy-Charles de Gaulle di Parigi, i medici registreranno la temperatura dei passeggeri dei voli giornalieri ancora operativi dalla capitale, Conakry. I controlli saranno effettuati prima che i passeggeri entrino nell'edificio dell'aeroporto dal personale medico con l'aiuto della Croce Rossa e dei servizi di emergenza francese. La Francia e la Croce Rossa aiuteranno anche le autorità della Guinea ad effettuare i controlli ai passeggeri che si imbarcano a Conakry. "La prima precauzione è fare in modo che chi ha la febbre non salga a bordo", ha spiegato Touraine. I passeggeri dovranno anche compilare un questionario che li renderà rintracciabili dopo l'atterraggio, in caso fosse necessario.