ITALIA
L'ultimo bollettino medico
Ebola, il medico di Emergency è vigile: curato con plasma spagnolo e un antivirale
Dallo Spallanzani i medici fanno sapere che il volontario 50enne di Emergency è vigile, cammina nella stanza e collabora. Ricoverato da due giorni viene curato con il plasma di pazienti guariti dall'ebola.
Il medico di Emergency che in Sierra Leone ha contratto il virus ebola mentre cercava di curarlo è vigile e interagisce con il personale sanitario. La sua pressione è normale, cammina nella stanza ed è collaborativo. A dirlo sono i medici dell'Ospedale Spallanzani di Roma, dove è ricoverato da due giorni.
Cos'è il plasma di convalescenza
Nel corso dell'ultimo bollettino medico i responsabili dello Spallanzani hanno spiegato che il medico viene curato con il cosiddetto plasma di convalescenza, cioè "il plasma di persone che hanno avuto l'ebola e l'hanno superata".
Il nome dei farmaci al termine del trattamento
In più - ha voluto specificare il direttore scientifico dell'Istituto Spallanzani di Roma, Giuseppe Ippolito - che il collega volontario di Emergency non è curato da un cocktail di sei farmaci ma che, anzi, gli viene somministrato un solo antivirale. Il nome nei farmaci usati verrà comunicato solo al termine del trattamento. E' "difficile stabilire un nesso temporale e causale" fra le condizioni del paziente e la somministrazione del siero "di convalescente", ha precisato Ippolito.
Il plasma spagnolo: non è detto che sia dell'infermiera guarita dall'ebola
Il plasma - che i medici hanno iniziato a somministrare ieri - è arrivato dalla Spagna grazie ad "una catena di supporto e solidarietà istituzionale, scientifica, delle società farmaceutiche e di trasporto". Di chi sia il plasma, però, non si sa. E infatti i medici sottolineano: non stiamo dicendo che sia quello dell'infermiera spagnola guarita dall'ebola.
Cos'è il plasma di convalescenza
Nel corso dell'ultimo bollettino medico i responsabili dello Spallanzani hanno spiegato che il medico viene curato con il cosiddetto plasma di convalescenza, cioè "il plasma di persone che hanno avuto l'ebola e l'hanno superata".
Il nome dei farmaci al termine del trattamento
In più - ha voluto specificare il direttore scientifico dell'Istituto Spallanzani di Roma, Giuseppe Ippolito - che il collega volontario di Emergency non è curato da un cocktail di sei farmaci ma che, anzi, gli viene somministrato un solo antivirale. Il nome nei farmaci usati verrà comunicato solo al termine del trattamento. E' "difficile stabilire un nesso temporale e causale" fra le condizioni del paziente e la somministrazione del siero "di convalescente", ha precisato Ippolito.
Il plasma spagnolo: non è detto che sia dell'infermiera guarita dall'ebola
Il plasma - che i medici hanno iniziato a somministrare ieri - è arrivato dalla Spagna grazie ad "una catena di supporto e solidarietà istituzionale, scientifica, delle società farmaceutiche e di trasporto". Di chi sia il plasma, però, non si sa. E infatti i medici sottolineano: non stiamo dicendo che sia quello dell'infermiera spagnola guarita dall'ebola.