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Il patron avrebbe pagato milioni di dollari a un banchiere

Formula 1, Ecclestone si dimette. Rinviato a giudizio in Germania per corruzione, rischia 10 anni

La magistratuta tedesca ha rinviato a giudizio l'imprenditore britannico per corruzione. L'accusa è di aver pagato una tangente di 44 milioni di dollari ad un banchiere

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Bernie Ecclestone
Finisce l'era Ecclestone nella Formula 1. Il magnate britannico si è dimesso dal board della Delta Topic, la società che controlla il circuito dei motori più celebre del mondo. La decisione arriva dopo il rinvio a giudizio da parte della magistratura tedesca per corruzione.

Secondo la procura l'83enne Bernie Ecclestone, che dovrà comparire personalmente davanti ai giudici, nel 2006 avrebbe corrotto il banchiere Gerhard Gribkowsky con 44 milioni di dollari per agevolare la vendita di parte dei diritti del circus automobilistico al fondo di investimento britannico CVC per una cifra inferiore al valore di mercato. Gribkowsky era stato condannato nel 2012, dalla stessa corte che giudicherà ora Ecclestone, a otto anni e mezzo di carcere.

Il manager britannico ha sempre respinto ogni accusa, spiegando di non aver fatto nulla di illegale. ''Ho pagato Gribkowsky perché aveva minacciato di ricattarmi'' in relazione a una vicenda fiscale, ha spiegato il patron della Formula 1, ''una minaccia che sarebbe potuta costare molto''. "Dopo aver discusso con il board, il signor Ecclestone ha proposto, ed è stato accettato, che fino a quando il caso non sarà concluso - si legge in un comunicato - si dimetterà come direttore, con effetto immediato, rinunciando così ai suoi doveri e responsabilità all'interno del board, fino a quando il caso sarà risolto".

Nonostante le dimissioni il patron della Formula 1 continuerà a gestire il Circus con un ruolo però ridimensionato.  ''Il board ritiene che, nell'interesse del business della Formula 1 e dello sport, Mr Ecclestone dovrebbe continuare ad occuparsi della gestione su base quotidiana, ma sotto un controllo più stretto del board", si legge nella nota.