MONDO
Confermato il ruolo guida dei militari. Entro due mesi il referendum popolare
Egitto, approvata la bozza della nuova Costituzione
Il Comitato dei 50 saggi ha varato i 247 articoli domenica sera. Respinti quelli che riguardano le elezioni: saranno da riscrivere. Niente spazio ai partiti religiosi

E’ in una giornata costellata da scontri nella zona di piazza Tahrir tra manifestanti vicini ai Fratelli Musulmani e polizia che il Comitato dei 50 saggi ha approvato i 247 articoli della bozza della nuova Costituzione egiziana.
A dare l’annuncio Amr Moussa, ex segretario della Lega Araba, ora presidente dei padri costituenti: entro due mesi verrà indetto il referendum per il voto popolare.
Da quel giorno, secondo quanto scritto nella bozza, le elezioni dovranno essere indette entro sei mesi. Un quadro che apre alla possibilità di anticipare le elezioni per il capo dello Stato, uno scenario diverso rispetto a quello prospettato lo scorso tre luglio dai militari: all’epoca era previsto che le legislative avrebbero preceduto le presidenziali.
Confermato il ruolo guida dell’esercito
Tra gli articoli controversi quelli che garantiscono il ruolo e i privilegi dell’esercito, compresa la possibilità per i tribunali militari di processare i civili in caso di attacchi a personale o installazioni delle forze armate.
Blindato il ministro della Difesa
Fa discutere anche l’articolo che blinda il ruolo del ministro della Difesa, carica attualmente ricoperta dal generale al Sisi, l’uomo forte dell’Egitto che potrebbe candidarsi alle prossime elezioni. La bozza prevede che la nomina debba essere concordata con l’esercito, che il ministro resti in carica per due mandati presidenziali (otto anni) e che non possa essere destituito tranne che dal capo delle Forze armate, che controlla saldamente.
Bando ai partiti di matrice religiosa
Nella Costituzione compare anche il bando a partiti politici creati su base religiosa, un passo che di fatto metterebbe fuori legge qualsiasi partito legato ai Fratelli Musulmani.
Gli articoli respinti
Quattro gli articoli che sono stati respinti: non avendo ottenuto la maggioranza qualificata del 75%, dovranno essere riscritti. Tra questi ci sono gli articoli sulle elezioni: il primo prevedeva una legge elettorale per due terzi proporzionale e per un terzo con voto di lista, il secondo garantiva un'adeguata rappresentanza in Parlamento ai copti e ai giovani.
Garantita invece “un’adeguata rappresentanza” alle donne anche se poi viene affidato ad una legge futura il compito di regolare i dettagli.
La bozza – che per il governo dei militari rappresenta la prima tappa della transizione verso la democrazia dopo la destituzione di Morsi – andrà a sostituire quella redatta dai Fratelli Musulmani, contestata per settimane dall’opposizione e dai movimenti laici e di sinistra prima di essere approvata con referendum.
A dare l’annuncio Amr Moussa, ex segretario della Lega Araba, ora presidente dei padri costituenti: entro due mesi verrà indetto il referendum per il voto popolare.
Da quel giorno, secondo quanto scritto nella bozza, le elezioni dovranno essere indette entro sei mesi. Un quadro che apre alla possibilità di anticipare le elezioni per il capo dello Stato, uno scenario diverso rispetto a quello prospettato lo scorso tre luglio dai militari: all’epoca era previsto che le legislative avrebbero preceduto le presidenziali.
Confermato il ruolo guida dell’esercito
Tra gli articoli controversi quelli che garantiscono il ruolo e i privilegi dell’esercito, compresa la possibilità per i tribunali militari di processare i civili in caso di attacchi a personale o installazioni delle forze armate.
Blindato il ministro della Difesa
Fa discutere anche l’articolo che blinda il ruolo del ministro della Difesa, carica attualmente ricoperta dal generale al Sisi, l’uomo forte dell’Egitto che potrebbe candidarsi alle prossime elezioni. La bozza prevede che la nomina debba essere concordata con l’esercito, che il ministro resti in carica per due mandati presidenziali (otto anni) e che non possa essere destituito tranne che dal capo delle Forze armate, che controlla saldamente.
Bando ai partiti di matrice religiosa
Nella Costituzione compare anche il bando a partiti politici creati su base religiosa, un passo che di fatto metterebbe fuori legge qualsiasi partito legato ai Fratelli Musulmani.
Gli articoli respinti
Quattro gli articoli che sono stati respinti: non avendo ottenuto la maggioranza qualificata del 75%, dovranno essere riscritti. Tra questi ci sono gli articoli sulle elezioni: il primo prevedeva una legge elettorale per due terzi proporzionale e per un terzo con voto di lista, il secondo garantiva un'adeguata rappresentanza in Parlamento ai copti e ai giovani.
Garantita invece “un’adeguata rappresentanza” alle donne anche se poi viene affidato ad una legge futura il compito di regolare i dettagli.
La bozza – che per il governo dei militari rappresenta la prima tappa della transizione verso la democrazia dopo la destituzione di Morsi – andrà a sostituire quella redatta dai Fratelli Musulmani, contestata per settimane dall’opposizione e dai movimenti laici e di sinistra prima di essere approvata con referendum.