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MONDO

A un anno dalla destituzione di Morsi

Egitto, cortei pro Morsi: due morti e numerosi feriti tra i militanti dei Fratelli Musulmani

La Fratellanza ha organizzato 35 cortei a piazza Tahrir e molti altri in tutte le città del Paese. Egitto ad alta tensione, per l'anniversario della destituzione di Morsi: cinque attentati, scontri e cordone militare intorno ai palazzi del potere

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Manifestazione pro Morsi (repertorio)
Due morti, decine di feriti e cinque attentati, che fortunatamente non hanno causato altre vittime. Esercito schierato e violenze in occasione dei  cortei per l'anniversario della destituzione del presidente Mohammed Morsi da parte del generale al Sisi, oggi presidente. In un sobborgo del Cairo, a Kerdasa, due persone hanno perso la vita a causa di ordigno.

Se la capitale egiziana è blindata da questa mattina, piazza Tahrir lo è ancora di più. Meta dei 35 cortei organizzati dall'Alleanza Nazionale in Difesa della Legittimità (affiliata alla Fratellanza) per protestare contro la deposizione di Morsi e il governo di al Sisi, la piazza è chiusa al traffico e tutti i punti d'accesso sono controllati dai militari. 

Completamente chiuse anche piazza Rabaa al-Adawiya (quella del sit-in dei Fratelli musulmani dell'agosto scorso sgomberata con almeno centinaia di morti) e le aree intorno al palazzo presidenziale di Etehadiya e a quello che una volta era il palazzo reale, El Quba. Sicurezza rafforzata anche sulla rete ferroviaria e della metropolitana. 

I sostenitori dei Fratelli Musulmani hanno invitato gli egiziani a manifestare in tutto il Paese, proclamanado una nuova "giornata della rabbia". Negli ultimi giorni alcuni dei loro leader sono stati arrestati con l'accusa di istigazione alla violenza, facendo crescere l'insofferenza dei confonti del generale al Sisi. Numerosi cortei anche davanti alle case dei magistrati che hanno gestito il maxiprocesso a carico della Fratellanza dove, tra i 1200 condannati, c'è anche la guida del movimento, Mohammed Badie.