Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/egitto-mubarak-corruzione-scarcerazione-processo-da-rifare-e782b93e-ad71-4043-80a4-2043089f2881.html | rainews/live/ | true
MONDO

Egitto

Mubarak potrebbe essere scarcerato, da rifare il processo per corruzione

La Cassazione ha accolto il ricorso dell'ex rais contro la condanna a tre anni per appropriazione indebita perchè aveva sottratto 14 milioni di dollari alle casse dello Stato. Il processo ora è da rifare e l'86enne ex presidente potrebbe essere scarcerato. 

Condividi
L’ex presidente Hosni Mubarak aveva presentato ricorso in Cassazione contro la sentenza di condanna a tre anni per appropriazione indebita di 14 milioni di dollari di fondi pubblici e la corte lo ha accolto per vizi procedurali nel primo processo. Ora, quindi, l’ex rais potrebbe essere scarcerato, se lo deciderà il tribunale penale competente, mentre si terrà il nuovo processo.
 
Figli: stessi capi d’imputazione, condannati
Con la stessa accusa i figli di Mubarak, Gamal e Alaa, erano stati condannati a quattro anni di carcere. A maggio infatti un tribunale del Cairo aveva infatti riconosciuto l'ex presidente colpevole di aver sottratto fondi pubblici per un valore di 100 milioni di lire egiziane - circa14 milioni di dollari - destinati alla ristrutturazione dei palazzi presidenziali.
 
Cosa prevede ora il sistema giudiziario egiziano
La Cassazione adesso rimanderà le carte in appello e darà l’incarico ad un tribunale penale di istruire un nuovo processo. Saranno quei giudici a decidere se Mubarak deve rimanere agli arresti per precauzione fino alla fine del processo. La scarcerazione non è un’ipotesi improbabile dato che questa è l’ultima condanna che resta a carico dell’ex presidente ormai 86enne.
 
Gli altri processi annullati
La Corte di Cassazione del Cairo aveva già annullato per vizi procedurali il processo che nel giugno 2012 aveva condannato Mubarak all'ergastolo per omicidio di manifestanti antigovernativi durante gli incidenti della rivoluzione del 25 gennaio 2011. Il nuovo processo è culminato il 29 novembre scorso con l'assoluzione dell'ex presidente egiziano, così come del suo ex ministro dell'Interno, Habib El-Adly, e di alcuni ex capi dei servizi segreti.