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MONDO

Greste era stato condannato a sette anni di carcere

L'Egitto rilascia giornalista australiano di Al Jazeera

Il giornalista era in carcere dal 2013: è stato espulso dal Paese. Era stato condannato per aver diffuso "notizie false" in favore del deposto presidente
Mohammed Morsi

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Peter Greste
Il Cairo (Egitto)
Liberato ed espulso dall'Egitto. Finisce così la vicenda di Peter Greste, il reporter di Al Jazeera arrestato con altri due colleghi con l'accusa di aver sostenuto i Fratelli Musulmani. Era stato condananto, con Mohamed Fadel Fahmu e Baher Mohammed a sette anni di reclusione (per gli altri due le pene raggiungevano i dieci anni di reclusione) ed era in carcere dal 28 dicembre 2013.

La campagna di Al Jazeera
Proprio oggi Al Jazeera ha pubblicato sul proprio sito, prima della homepage, la foto dei tre giornalisti arrestati con la scritta: "Questi tre giornalisti  sono in carcere in Egitto da 400 giorni senza alcun motivo. Su twitter era poi partita alcuni mesi fa la campagna per la loro liberazione, con l'hashtag #FreeAjStaff. Proprio nel giorno della liberazione di Greste, Al Jazeera chiede la liberazione anche degli altri due reporter:


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La vicenda dei tre giornalisti arrestati
Greste e Fahmy, egiziano-canadese, avevano chiesto di essere estradati in base a un recente decreto del presidente Abdel Fattah al Sisi sui detenuti stranieri. La vicenda dei reporter di Al Jazeera è stata uno dei nodi della rottura diplomatica tra l'Egitto e il Qatar. Lo scorso dicembre il canale tv aveva cambiato i toni abitualmente molto critici riguardo al governo Sisi, dopo un riavvicinamento tra il Cairo e Doha con la mediazione del re saudita Abdullah. La morte del sovrano potrebbe ora aver rallentato il disgelo.