Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/egitto-tv-raid-aerei-postazioni-jihadiste-b6ecdd75-0d76-4194-8d30-d7a8d0671f75.html | rainews/live/ | true
MONDO

L'attentato contro la moschea

Egitto, tv: raid aerei su postazioni jihadiste

Le forze egiziane lanciano l'operazione 'vendetta per i martiri'. 15 terroristi sarebbero stati uccisi nei raid con droni

Condividi
Le forze aeree egiziane stanno conducendo raid sulle postazioni jihadiste vicino al villaggio di Al Rawda dove è stato compiuto l'attentato contro la moschea, nel nord del Sinai, in quella che viene chiamata "operazione vendetta per i martiri".

Lo riferisce Al Arabiya. dopo l'attacco che ha causato oltre 230 morti, il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi aveva annunciato una risposta militare "con forza brutale".

Sarebbero 15 i terroristi uccisi in attacchi condotti con due droni dalle Forze armate egiziane nel nord del Sinai, nell'Egitto settentrionale. Lo rende noto il servizio arabo di Sky News, sottolineando che i miliziani uccisi avrebbero preso parte all'attacco sferrato contro la moschea. Nel raid sono anche stati distrutti due veicoli, prosegue l'emittente. L'esercito egiziano sta anche perlustrando altre auto.

Il presidente egiziano aveva promesso che esercito e polizia avrebbero vendicato le vittime del peggior attacco terroristico nella storia recente dell'Egitto, che ha provocato almeno 235 morti e 109 feriti in una moschea nella regione del Nord Sinai. Le forze armate "vendicheranno i nostri figli per recuperare la stabilità, risponderemo a questo atto con forza brutale", ha detto il presidente in un discorso trasmesso dalla televisione nazionale egiziana.

L'attacco è avvenuto nella moschea di Al Rauda, frequentata dai sufi - una branca dell'Islam - nella città di Bear al Abd, a ovest di Al Arish, la capitale settentrionale del Sinai egiziano.

"L'Egitto sta combattendo il terrorismo a nome della regione e del mondo intero. Questa è la ragione per cui tutto quello che sta accadendo al momento è un tentativo di ostacolare i nostri sforzi contro il terrorismo e un tentativo di rompere la nostra volontà di mettere fine al terribile progetto criminale teso a distruggere ciò che è rimasto della nostra regione", ha detto al-Sisi. "Dico a tutti gli egiziani che devono essere certi del fatto che la lotta che stanno osando contro il diavolo, contro le azioni vili e criminali, è la lotta più nobile e la più onorevole di sempre. Vedremo chi aiuterà Dio".