Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/egitto-zaki-visita-madre-f4b8d842-9569-42c1-be6f-8f169b3e16ab.html | rainews/live/ | true
MONDO

Egitto

"Zaki sta bene", prima visita in carcere della madre dopo 6 mesi

Lo studente egiziano chiuso nella prigione di Tora al Cairo, dice ai familiari di stare bene ma di essere preoccupato anche per i suoi studi. Fu arrestato il 7 febbraio scorso

Condividi
"Per la prima volta dopo più di cinque mesi e mezzo a un membro della famiglia di Patrick Zaki è stato permesso di vederlo": Lo riferisce la pagina Facebook "Patrick Libero" che segue il caso dello studente egiziano dell'università di Bologna nel carcere di Tora in Egitto dal febbraio scorso.

Fu fermato il 7 febbraio scorso all'aeroporto del Cairo di ritorno da Bologna dove frequentava un master all'Università.

Per il governo egiziano sarebbe responsabile dei reati di minaccia alla sicurezza nazionale, incitamento a manifestazione illegale, sovversione, diffusione di notizie false e propaganda per il terrorismo. Da febbraio molti gli appelli e le manifestazioni per la sua liberazione soprattutto in Italia, dove il suo caso è stato - per quel che riguarda il modus operandi egiziano - paragonato a quello di Giulio Regeni. Nei mesi scorsi lo studente aveva chiesto una perizia per torture subite in carcere.



"Sua madre ha raccontato che Patrick sta bene. Ha perso un pò di peso ed era leggermente diverso, ma in generale è in buona salute", prosegue il post. "Patrick ha chiesto per quanto ancora sarà detenuto infondatamente e si è mostrato preoccupato per lo stato dei suoi studi, che spera di poter riprendere al più presto", riferisce ancora la pagina curata da attivisti che chiedono la scarcerazione di Zaky. 

Il 13 luglio scorso la procura del Cairo ha deciso di prolungare la detenzione del giovane per altri 45 giorni. Per lui dopo l'arresto, non è previsto un processo come consente la legge egiziana. La sua legale, Hoda Nasrallah, ha descritto la faccenda come "un gioco legale".