Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/elba-viceprefetto-arrestato-ordinava-bomba-per-vendetta-6796b409-884c-4eb9-80c4-11d57bfd0b3c.html | rainews/live/ | true
ITALIA

Elba, viceprefetto arrestato: "Ordinò di mettere una bomba per vendetta"

In manette anche un membro della 'ndrangheta mandante dell'omicidio Caccia

Condividi
Per la Gdf il viceprefetto reggente Giovanni Daveti, arrestato oggi, ritenendosi vittima di una truffa immobiliare, avrebbe pianificato con un amico livornese una 'vendetta', dando incarico a un complice di reperire l'esplosivo da usare contro la vettura di famiglia del suo presunto truffatore. Gli ordigni furono intercettati dalla gdf il 16 novembre vicino al porto livornese in un'auto con a bordo uno degli indagati, arrestato e ancora ai domiciliari: 4 cariche confezionate in modo da essere fatte brillare a distanza con un telecomando.

Il vice prefetto e un membro di una famiglia della 'ndrangheta operante in Piemonte che fu mandante dell'omicidio del procuratore di Torino Bruno Caccia sono stati arrestati in un'operazione della Guardia di finanza. Nei confronti di altri sette soggetti sono scattati gli arresti domiciliari. Tra le accuse contestate agli arrestati, anche quella di associazione a delinquere e porto abusivo di esplosivi. Contestualmente agli arresti i finanzieri stanno eseguendo decine di perquisizioni nelle province di Livorno, Torino, Asti, Padova, Ravenna Forl, Pisa, Pistoia, Campobasso, Napoli, Salerno, Lecce e Brindisi. L'indagine, coordinata dal procuratore di Livorno Ettore Squillace Greco, riguarda complessivamente una trentina di persone che sono accusate a vario titolo, oltre che di associazione a delinquere e porto abusivo di esplosivi, anche di contrabbando di sigarette, indebita compensazione di debiti tributari tramite fittizie compensazioni, illecita sottrazione al pagamento delle accise sugli alcolici.