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POLITICA

Cinque stelle contro candidato premier del centrodestra

Elezioni, M5s: ecco che diceva Tajani su Falcone

I pentastellati commentano sui social network un articolo de Il Giornale del 1988 firmato A.T. alla vigilia della scelta del CSM riguardo il Capo dell'Ufficio Istruzione di Palermo

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"Molti oggi tessono le lodi del moderatissimo e istituzionale presidente dell'Europarlamento, uno che non ha mai cambiato casacca, che piace alla gente che conta e che persino Salvini ha mostrato di apprezzare. Eppure quasi tutti hanno dimenticato, e Antonio Tajani non sta certo lì a ricordarlo, che tempo fa l'aspirante premier del centrodestra prese una posizione chiara nello scontro tra i sostenitori e i detrattori dei paladini siciliani antimafia. E decise di schierarsi contro Giovanni Falcone".

Lo scrive il M5S in un post su Facebook. "Da cronista del Giornale, all'inizio del 1988, Tajani segue passo passo la vicenda della successione ad Antonino Caponnetto nella posizione di capo dell'ufficio istruzione del Tribunale di Palermo - prosegue il testo che ha in allegato anche l'immagine di uno degli articoli dell'esponente forzista - In competizione ci sono l'anziano Antonino Meli e il giovane Giovanni Falcone che già si sta attirando molte invidie, antipatie e maldicenze (anche perché sta scardinando Cosa nostra con i successi del Maxiprocesso).

Tajani segue e scrive del dibattito interno al Csm nei giorni precedenti la famosa notte del 19 gennaio, quella in cui l'organo di autogoverno dei magistrati preferisce Meli a Falcone. Secondo molti, quell'episodio rappresenta l'inizio della fine per il giudice nemico numero uno dei corleonesi. Tajani, oggi salvatore della patria designato da Berlusconi, il 7 gennaio del 1988 scrive, in un pezzo titolato significativamente 'Il giudice fa carriera solo per 'meriti antimafia''?": 'Sono mesi, però, che si lavora dietro le quinte per trasformare la nomina in una sorta di processo di beatificazione. Il nome sul quale si sono mossi gli accordi sotterranei è quello di Giovanni Falcone'. Tajani verga resoconti a metà tra cronaca e retroscena, ma i toni sono evidentemente a sostegno di Meli e il logoramento ai danni di Falcone è a tratti smaccato", conclude il post del movimento 5 stelle.