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MONDO

Il verdetto delle urne

Spagna, Rajoy avanti secondo gli exit poll, ma senza maggioranza

Chiusi i seggi. I Popolari resterebbero il primo partito ma per governare sarebbero costretti a una coalizione e l'accordo con le altre forze politiche appare difficile. Male anche i Socialisti, exploit di Podemos 

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Mariano Rajoy (Ansa)
Madrid
I Popolari del premier Mariano Rajoy sono il primo partito in Spagna dopo le elezioni politiche di oggi secondo gli exit poll diffusi alla chiusura dei seggi. Una vittoria però dimezzata, perché il centrodestra non avrebbe i numeri per la maggioranza in Parlamento. In calo anche i Socialisti, una situazione che significherebbe la sostanziale fine del bipartitismo al potere dalla morte di Franco. I risultati ufficiali sono attesi per le 22.30.

La situazione 
Al Congresso di 350 deputati i Popolari avrebbero tra 114 e 118 seggi e dunque mancherebbero tra i 58 e i 62 parlamentari, a seconda dall'assestarsi della forchetta, per la maggioranza assoluta. Ai Socialisti del PSOE secondo gli exit poll andrebbero tra 81 e 85 seggi, alla sinistra di Podemos tra 76 e 80 e al movimento Ciudadanos tra 47 e 50 deputati.

Crollano Popolari e Socialisti, sorride Podemos 
La rilevazione a chiusura delle urne indica un crollo del consenso sia dei Popolari sia dei Socialisti, che si sono alternati al governo in Spagna dal 1982. Il partito Popolare, che aveva 186 deputati, perderebbe una sessantina di seggi. I Socialisti, che alle precedenti politiche avevano ottenuto 110 seggi, ne perderebbero una trentina. A crescere è soprattutto la formazione di sinistra e antiausterità Podemos, capeggiata da Pablo Iglesias e protagonista delle proteste degli 'indignados', che oggi non siede al Congresso e che si pone come terza forza parlamentare.

​Alleanze difficili
In questo quadro di frammentazione al momento è difficile ipotizzare alleanze di governo. Le proiezioni degli exit delineano infatti un quadro di difficile governabilità. Non solo nessun partito ottiene la maggioranza assoluta, ma anche le coalizioni "coerenti" fra i partiti della "vecchia" politica e quelli del "nuovo", cioè fra Pp e Ciudadanos o fra Psoe e Podemos, ipotizzate dagli analisti prima del voto, resterebbero sotto la maggioranza assoluta.

Podemos: nasce una "nuova Spagna"
Le elezioni politiche di oggi segnano la nascita di una "nuova Spagna" e l'inizio di una "nuova transizione" politica, ha detto questa sera il numero due di Podemos Inigo Errejon. Il paese che si sveglierà domani, ha aggiunto, è "un'altra Spagna". Il partito "sarà all'altezza delle ansie di cambiamento della nostra gente". Podemos, ha detto ancora il numero due, "sarà lo strumento politico fondamentale perché in Spagna si chiuda la porta alla corruzione e alla diseguaglianza".