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EUROPA

Eurozona

Eurogruppo: sostegno fiscale e fondi Recovery indispensabili alla ripresa

Seconda ondata Covid pesa sulla ripresa e accresce l'incertezza, per la ripresa sarà vitale sostegno fiscale anche nel 2021. Recovery Fund: "Fondi devono arrivare rapidamente nel 2021". Il commissario all'Economia Gentiloni: "C'è grossa incertezza su quanto durerà questa seconda ondata"

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L'Eurogruppo di oggi dedicato all'impatto del coronavirus sull'economia europea.

"La recente accelerazione nella diffusione del virus Covid-19 e le nuove misure di contenimento hanno ulteriormente accresciuto l'incertezza ed è probabile che pesino sulla ripresa. L'Eurogruppo segue da vicino gli sviluppi sanitari e monitora gli impatti e le prospettive economiche. Continueremo a coordinare e attuare energicamente, a tutti i livelli, politiche economiche ambiziose che integrino la risposta sanitaria, proteggano i posti di lavoro e anticipino la ripresa economica, in tutto il continente": scrivono i ministri nelle conclusioni.

L'Eurogruppo ritiene vitale che il sostegno fiscale in ciascuno stato membro continui anche nel 2021, dato l'aumento del rischio di una ripresa ritardata, e si adegui alla situazione man mano che evolve.

"Next Generation Eu e Recovery Fund devono essere concordati e attuati in via prioritaria, consentendo un rapido esborso di fondi nel 2021. Ciò è necessario per sostenere riforme e investimenti adeguati e quindi sostenere una ripresa inclusiva. Siamo fiduciosi che il Consiglio e il Parlamento raggiungeranno un accordo entro la fine del 2020": si legge nelle conclusioni. 

Al momento non emergono molti dettagli sulla prima discussione dei ministri sulla creazione dell'euro digitale, il progetto presentato dalla Bce il mese scorso. La riunione è stata aperta da un'introduzione del direttore del centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ecdc), Andrea Ammon sullo stato del virus in Eurozona.

Al termine dell'Eurogruppo è intervenuto in conferenza stampa da Bruxelles il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni. "Ci sono ragioni per ritenere che l'impatto sull'economia della seconda ondata di contagi del Covid-19 potrebbe essere inferiore a quello di primavera, ma c'è incertezza su quella che sarà la durata della seconda ondata". Dopo aver osservato che questa volta l'industria manifatturiera è rimasta "relativamente forte", mentre "soprattutto i servizi, turismo, ospitalità, intrattenimento e cultura sono quelli che saranno compiti più duramente", Gentiloni, che giovedì presenterà le previsioni economiche d'autunno della Commissione, ha affermato che "la stretta sulle misure di contenimento avrà un impatto sull'attività economica, ma vi sono ragioni di ritenere che potrebbe essere inferiore rispetto a quello della primavera", con la prima ondata.

"Le imprese e i loro impiegati - ha continuato il commissario - sono questa preparati meglio per lavorare da remoto, ne hanno già fatto l'esperienza. Ma allo stesso tempo, c'è incertezza attorno alla durata della seconda ondata", ha aggiunto Gentiloni, che non ha voluto dare anticipazioni più in dettaglio sulle previsioni economiche di giovedì prossimo. "C'è grossa incertezza su quanto durerà questa seconda ondata", aggiunge.

Gentiloni ha commentato poi la relazione della Banca centrale europea su un'eventuale euro digitale, spiegando che le motivazioni dietro a questa proposta stanno nella digitalizzazione dell'economia, nel calo dell'importanza del contante e nella tutela della sovranità monetaria.
"La Commissione condivide l'analisi della Bce", è stata la conclusione di Gentiloni.