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EUROPA

Londra e Bruxelles

Johnson: vertice Ue sarà momento della verità su Brexit

Dopo il summit il premier britannico deciderà il futuro del negoziato. Stasera telefonata con Von der Leyen. Conte: perseguire accordo fino all'ultimo, ma serve unità degli stati membri  

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Nodo Brexit sempre più vicino. Il premier britannico, Boris Johnson, deciderà dopo il vertice dei 27 leader dell'Ue di domani, se proseguire col negoziato sulle relazioni future o abbandonare il tavolo.

Johnson già a settembre aveva indicato il 15 ottobre come una sorta di scadenza per valutare le trattative e decidere i passi successivi. Ma il round negoziale tra David Frost e Michel Barnier che si è concluso oggi non ha ancora raggiunto risultati soddisfacenti. Resta molto lavoro da fare sul capitolo delle condizioni per evitare la concorrenza sleale ('level playing field'), e soprattutto la discussione sulla pesca, continua a presentare grosse difficoltà. 

A fare chiarezza potrebbe essere una telefonata prevista per stasera alle 20.30 tra i presidenti del Consiglio e della Commissione Europea, Charles Michel e Ursula Von Der Leyen, e il premier britannico Boris Johnson. Lo rende noto Barend Leyts, portavoce di Michel, su Twitter. I leader si consulteranno in vista del summit dei 27 capi di stato e di governo di domani, e al termine del round negoziale sulle relazioni future. 

Intanto il capo negoziatore Ue per la Brexit Michel "Barnier si concentra, come ha sempre fatto, sul suo compito e sui problemi da risolvere. È ottimista circa La possibilità di trovare una soluzione" tra L'ue ed il Regno Unito, "ma è anche realistico riguardo agli obblighi evidenti. È sempre un piacere averlo al collegio" dei commissari e "noi lo sosteniamo al 100% in tutto ciò che ha fatto insieme al suo team", queste le parole del vicepresidente della commissione europea Frans Timmermans rispondendo ad una domanda die giornalisti.

In vista del 15 ottobre anche il premier italiano Giuseppe Conte dichiara che nella trattativa con il Regno Unito "è fondamentale mantenere unità degli stati membri a fianco della Commissione Europea e del commissario negoziatore. Il tempo che rimane non è molto e per un negoziato così complesso va utilizzato con saggezza. Al No Deal preferiamo la ricerca di un accordo fino all'ultimo momento utile ma non ad ogni costo: deve essere un accordo equo". 

"Preferiamo un accordo" sulle relazioni future fra l'Unione e Europea ed il Regno Unito "ma non a ogni prezzo", scrive su twitter il Commissario Europeo per il mercato interno Thierry Breton aggiungendo: "se c'è un No Deal siamo pronti". "Le nostre dogane sono pronte ed è urgente che anche quella britannica si prepari per questo".