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ECONOMIA

Taranto

Mittal ai sindacati: cassa integrazione straordinaria per 3500 lavoratori

La procedura riguarderebbe lo stabilimento di Taranto a causa dello spegnimento dell'Altoforno 2

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di Tiziana Di Giovannandrea
ArcelorMittal ha aperto la procedura di cassa integrazione guadagni straordinaria per 3500 lavoratori a causa dello spegnimento dell'Altoforno 2. Il procedimento riguarda lo stabilimento di Taranto. 

Il colosso industriale nel settore dell'acciaio ha comunicato ai sindacati che, a seguito della prevedibile fermata, causa del probabile nuovo sequestro, dell'Altoforno 2, aumenterà la Cassa Integrazione in fabbrica.

L'apertura della procedura della Cigs da parte dell'azienda è dipesa dal provvedimento emanato ieri da parte della Magistratura penale tarantina che ha respinto la richiesta di proroga presentata da Ilva in Amministrazione Straordinaria per l'uso dell'Altoforno 2 (da parte di ArcelorMittal). Questo nonostante che la Procura il giorno prima avesse espresso parere favorevole alla proroga dei termini per permettere che l'impianto venga messo in regola con le norme di sicurezza.

La scadenza per le necessarie bonifiche dell'Altoforno 2, a questo punto, restando fissata al 13 dicembre, comporta che l'impianto rischia un nuovo sequestro. Anche se è probabile che l'Ilva in Amministrazione Straordinaria impugnerà il provvedimento giudiziario davanti al Tribunale del Riesame.

Intanto però AncelorMittal mette le mani in avanti e dà l'annuncio di Cigs. L'avviso dell'azienda contiene due novità: non sarà più Cassa Integrazione Ordinaria ma Straordinaria e coinvolgerà non più solo le 1.273 lavoratori previsti per la seconda proroga ma salirà a 3.500 addetti includendo anche gli iniziali 1.273.

ArcelorMittal non ha specificato né il giorno di avvio della Cigs, né la durata. La richiesta aziendale è arrivata proprio nel momento in cui si cerca di portare avanti il negoziato tra governo, Ilva in amministrazione straordinaria  e ArcelorMittal sul nuovo piano industriale.

Il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sta studiando un esonero contributivo triennale al 100 per cento per chi volesse assumere lavoratori in Amministrazione Straordinaria e in Cassa Integrazione per come annunciato dalla ministra Nunzia Catalfo. 

Intanto dopo la comunicazione di AncelorMittal, i sindacati Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil hanno "rigettato" l'avviso di AncelorMittal della Cigs. "Già da domani, in occasione dell'incontro ministeriale - affermano i sindacati in una nota - chiederemo con forza di fare chiarezza su una procedura di cassa integrazione che, di fatto, sostituirebbe l'attuale Cigo per crisi congiunturale con la Cigs facendolo diventare un problema di carattere strutturale". "E' giunto il momento - aggiungono - da parte del governo e di Ilva in As, al momento unici proprietari dello stabilimento siderurgico, di fare chiarezza sul futuro ambientale, occupazionale e industriale di un sito di interesse strategico per il Paese".