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MONDO

Elezioni anticipate

Giappone: stravince Shinzo Abe, affluenza bassissima

Il premier uscente voleva il voto anticipato proprio perchè puntava a conquistare il 75% dei 475 seggi della Camera Bassa. Bassissima l'affluenza: appena il 52% degli aventi diritto, preoccupazione del premier.

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Giappone
Le elezioni anticipate incoronano vincitore il premier uscente del Giappone, Shinzo Abe. Secondo i dati riportati dai media locali - mancano ancora i numeri ufficiali - ha vinto politiche e conquistato almeno due terzi della Camera Bassa, il suo obiettivo quando le ha indette. Sono infatti i numeri necessari per poter modificare la costitizuzione. Abe giunto nel quartier generale dei Liberaldemocratici vicino alla Dieta, non si è sottratto al tradizionale rito delle "sistemazione delle rose" sul grande pannello in corrispondenza dei nomi dei candidati eletti.

Le promesse di Abe
Il premier ha promesso di riunire i leader della coalizione e del mondo imprenditoriale al fine di mettere a punto la strategia che, col rialzo dei salari, possa innescare "un circuito virtuoso sulla
ripresa delle attivita' economiche" prima che l'ulteriore aumento al 10% della tassa sui consumi sia effettivo ad aprile del 2017. Si rimane, dunque, nel solco della Abenomics. Poi per non tradire la spinta nazionalista della sua base, riaffermerà il ruolo di potenza regionale del Giappone, tentando di destreggiarsi con l'imgombrante vicino cinese, con il quale le dispute territoriali e storiche sono all'ordine del giorno. 

Il discorso di ringraziamento
"Ringrazio tutti quanti ci hanno dato fiducia e quelli che hanno votato in generale sfidando anche il maltempo (una buona parte del Giappone occidentale è finita sotto abbondanti nevicate, ndr): è ora nostro obiettivo e anche delle opposizioni lavorare per riguadagnare la fiducia degli elettori", ha concluso Abe ai microfoni della tv pubblica Nhk.

Affluenza ai minimi storici
L'affluenza è stata molto bassa, intorno al 52%, una delle più basse della storia del Paese. I giapponesi, emerge da alcune analisi, non hanno condiviso la scelta di Abe di anticipare di due anni il voto e si sono quindi astenuti. Mente Abe esprime preoccupazione per un'affluenza così bassa, gli analisi si interrogano sula lettura da dare al voto. Numeri così bassi potrebbero non essere letti come un risultato positivo per la Abenomics. 

La Abenomics
Per il premier il voto era importante anche perchè voleva essere una sorta di referendum sul suo programma economico - la cosiddetta Abenomics - basato Quantitative Easing americano, che punta su forti stimoli economici per innescare una fase di crescita dopo almeno due decenni di stagnazione e, più ecentemente, di deflazione.