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ITALIA

Le dichiarazioni al CSM

Expo, Bruti Liberati accusa Robledo: "Le sue iniziative d'intralcio alle indagini"

In una nota inviata al Consiglio Superiore della Magistratura, il Procuratore Capo di Milano accusa l'aggiunto di aver determinato un ritardo nelle indagini e di averne messo a repentaglio la segretezza

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Bruti Liberati e Robledo
L’inchiesta che sta minacciando Expo sta anche aumentando la tensione tra il Procuratore Capo di Milano, Edmondo Bruti Liberati, e il Procuratore Aggiunto Alfredo Robledo. In una nota inviata al Consiglio Superiore della Magistratura, Bruti scrive che “le iniziative del Procuratore Aggiunto Robledo hanno determinato un reiterato ritardo nelle indagini” sul caso Expo.

Bruti: Robledo intralcia indagini Expo 
Tra gli episodi citati da Bruti c’è un doppio pedinamento che avrebbe potuto compromettere l’inchiesta: "Robledo pur essendo costantemente informato del fatto che era in corso un'attività di pedinamento e controllo su uno degli indagati svolta da personale della polizia giudiziaria – scrive il Procuratore Capo - ha disposto un analogo servizio delegando ad altra struttura della stessa Guardia di Finanza".

E aggiunge che solo grazie alla “reciproca conoscenza del personale della GdF che si è incontrato sul terreno ha consentito di evitare gravi danni alle indagini”.

Bruti: Robledo ha messo a rischio segreto indagini 
Ancora; secondo Bruti, l’invio al Csm da parte di Robledo di copie di alcuni atti del procedimento – conteso tra da Dda e il Dipartimento Anticorruzione - ha posto “in grave rischio il segreto delle indagini”.

Il caso Sallusti
Sul caso Sallusti – condannato alla reclusione per diffamazione – Bruti voleva che si facesse quello che definisce “un unicum”, una deroga che valesse solo per lui: e cioè concedergli i domiciliari senza che il direttore del Giornale ne avesse fatto richiesta. Un’operazione contro la quale si ribellarono i pm del pool – ha detto Pomarici al CSM confermando la versione dei fatti dell’aggiunto  Nunzia Gatto – e alla quale pochi giorni dopo il Procuratore Capo fece seguire una direttiva che stabiliva che tutti i casi simili sarebbero poi stati trattati in quel modo.

L'inchiesta Formigoni 
Altro fascicolo nella lista delle assegnazioni anomale di Robledo, quello dell’ex governatore lombardo Roberto Formigoni. Secondo l’aggiunto l’iscrizione sul registro degli indagati è avvenuta con un anno di ritardo. Francesco Greco, responsabile del pool sui reati finanziari, contraddice Robledo: nessun ritardo. Anzi, Greco conferma anche la tesi di Bruti secondo cui Robledo non aveva interesse ad una co-assegnazione dell’inchiesta.

Il fascicolo dimenticato Sea-Gamberale 
Sulla vicenda invece del fascicolo Sea-Gamberale dimenticato dal procuratore in cassaforte, come lui stesso ha ammesso, Greco ha parlato di un atto "incolpevole". E ha spiegato di aver assegnato subito il fascicolo sull'indagine al pm Fusco, uno dei magistrati più esperti della Procura.