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Facebook mette in pausa il progetto Instagram Kids per bambini

Progetto sospeso dopo un report del Wall Street Journal, che Menlo Park però contesta

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Facebook ha annunciato la sospensione del suo progetto per realizzare un Instagram dedicato i bambini, dopo che la società ha dovuto affrontare una serie di critiche da parte di politici e di utenti, soprattutto a seguito della pubblicazione di un report del Wall Street Journal con la notizia che, nonostante il social network abbia ricevuto un rapporto sui disagi psicologici provocati da Instagram sugli adolescenti, non aveva preso serie iniziative per rispondere al problema. 

Menlo Park però contesta le affermazioni del Wsj e lo fa con il blogpost di Pratiti Raychoudhury, (Head of Research di Facebook) che, in sintesi, replica che la ricerca interna di Instagram - così come quelle esterne su questi temi -  ha rilevato che gli adolescenti riferiscono di avere esperienze sia positive che negative con i social media.

"Anche se crediamo che costruire Instagram Kids sia la cosa giusta da fare, Instagram e la sua società madre Facebook, valuteranno nuovamente il progetto, ma in un secondo momento. Nel frattempo, Instagram continuerà a concentrarsi sulla sicurezza degli adolescenti e sull'espansione delle funzionalità di supervisione dei genitori per gli adolescenti", ha dichiarato la società in una nota stampa. Instagram Kids avrebbe dovuto consentire ai bambini di età inferiore ai 13 anni di accedere alla celebre app per condividere delle foto.

Oltre alla sospensione del progetto Instagram Kids, Instagram ha annunciato un focus sugli strumenti di controllo parentale, firmato da Adam Mosseri (Head of Instagram): "abbiamo deciso di mettere in pausa il progetto per concentrarci sul lavoro insieme a genitori, esperti e figure istituzionali per assicurarci di ascoltare e rispondere alle loro preoccupazioni".

Adam -  sottolinea Instagram -  ha inoltre condiviso "dettagli su strumenti opt-in di controllo parentale che stiamo progettando a tutela degli adolescenti" su Instagram, ricordando alcune iniziative intraprese, tra cui "la decisione di rendere l’account privato come impostazione predefinita per i giovani o l’utilizzo dell’'intelligenza artificiale per stimare l'età delle persone".