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ECONOMIA

FCA: lunedì ripartenza parziale fabbriche

Riprende Sevel e reparti Melfi, Mirafiori, Pomigliano e Termoli

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Ripartono lunedì la produzione del Ducato in Sevel e di alcuni reparti connessi per la componentistica a Melfi, Pomigliano, Termoli e Mirafiori, dove si faranno anche le preserie prototipali della 500 elettrica nell'ambito delle attività di ricerca e sviluppo già autorizzate.  Lo ha annunciato Fca ai sindacati metalmeccanici. L'azienda seguirà la strada della autorizzazione prefettizia, informando il Governo.

"FCA ci ha comunicato l'intenzione di riprendere la produzione del Ducato in Sevel a partire da lunedi', decisione che a sua volta coinvolge alcuni reparti connessi per la componentistica a Melfi, Pomigliano, Termoli e Mirafiori, dove si faranno anche le preserie prototipali della 500 elettrica nell'ambito delle attivita' di ricerca e sviluppo gia' autorizzate. Lo fara' seguendo la strada della autorizzazione prefettizia, informando il Governo e motivando con la strategicita' di Sevel, strada peraltro gia' seguita da altre imprese anche del settore automotive".

Lo fanno sapere Fim Fiom Uilm Fismic UglM AqcfR. "Come sindacato- aggiungono in una nota congiunta- avanziamo due richieste. La prima e' rivolta a FCA e consiste nella necessita' di effettuare subito gli incontri preparatori e di verifica per la corretta e puntale applicazione delle linee guida sulla sicurezza concordate il 9 aprile. La seconda richiesta la rivolgiamo invece al Governo, che esortiamo a pronunciarsi centralmente e in modo espresso. FCA e' una delle piu' grandi imprese italiane, e' diffusa su tutto il territorio nazionale ed ha un indotto vastissimo, per cui esigenze elementari di chiarezza e uniformita' imporrebbero un pronunciamento centrale per garantire la salute e la sicurezza di migliaia di lavoratori". "Nei prossimi giorni in ogni caso terremo incontri e sopralluoghi per essere certi che, comunque, quando si avra' la ripresa produttiva si realizzi nel rispetto delle misure e azioni di sicurezza necessarie a partire dalla garanzia per una mobilita' pubblica casa lavoro che- concludono i sindacati- tuteli dai rischi di contagio le lavoratrici ed i lavoratori".