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Coronavirus

Usa, Fda dà il via libera alla terza dose di vaccino per gli immunodepressi

Alcuni paesi, come Israele e Germania, hanno in programma o hanno già somministrato la terza dose per evitare un'altra crisi

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La Food and Drug Administration statunitense ha dato il via libera alla terza dose di vaccino anti Covid alle persone che hanno un sistema immunitario debole, per proteggerle dalla variante Delta. La decisione riguarda milioni di americani come chi ha subito un trapianto o malati di cancro.

"Il paese è entrato in una nuova ondata della pandemia Covid-19, e la Fda è pienamente consapevole che le persone immunocompromesse sono particolarmente a rischio di gravi malattie", ha detto il commissario ad interim dell'agenzia, Janet Woodcock, in una nota spiegando l'approvazione il via libera.    Alcuni paesi, come Israele e Germania, hanno in programma o hanno già somministrato la terza dose per evitare un'altra crisi. Gli scienziati sono ancora divisi sull'ampio uso dei richiami del vaccino, poiché i benefici rimangono indeterminati. 

 
Una terza dose di vaccino anti Covid – rivela uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine - è molto efficace nel proteggere i soggetti che hanno subito un trapianto, e che quindi hanno il sistema immunitario compromesso dai farmaci anti rigetto.
 
I ricercatori hanno analizzato i dati di 120 pazienti trapiantati, tutti vaccinati con due dosi di Moderna con una risposta però molto bassa, a 60 dei quali è stata data la terza dose due mesi dopo la seconda. Il 55% di chi ha ricevuto il 'booster' ha mostrato un livello di anticorpi oltre le 100 unità per millilitro di sangue, cosa che è successa solo nel 18% del gruppo di controllo. "Ci sono pazienti trapiantati che non sono protetti nonostante abbiano concluso il ciclo vaccinale – spiega Deepali Kumar, l'autore principale -. se offrendo loro una terza dose possiamo avere una migliore probabilità di protezione credo che dovremmo farlo".
 
Il massimo esperto di malattie infettive degli Stati Uniti, il dottor Anthony Fauci, intervenendo ad un programma dell'emittente ABC, ha dichiarato che la decisione riguarderebbe una percentuale piccola della popolazione, "circa il 3%", mentre per il resto della popolazione andranno fatte altre valutazioni, consapevoli che "nessun vaccino durerà per sempre", ma che quando ci sarà il richiamo, ci sarà un piano ben definito per tutti . I Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie ieri hanno raccomandato alle donne in gravidanza di essere vaccinate, poiché non è stato riscontrato alcun rischio di aborto tra gli immunizzati.
 
 La Food and Drug Administration (Fda) americana, responsabile per la sicurezza dei farmaci negli Stati Uniti, non ha rilevato finora prove di possibili effetti collaterali dei vaccini Pfizer e Moderna del tipo di quelli attualmente allo studio da parte dell'Agenzia europea del Farmaco (Ema). Secondo quanto riportato dall'agenzia Reuters la portavoce dell'Fda, Abby Capobianco ha dichiarato che l'agenzia Usa è al corrente dello studio dell'Ema, ma "finora non abbiamo rilevato segnali di sicurezza relativi agli effetti avversi da esso identificati". Capobianco ha ricordato che l'Fda "sta monitorando la sicurezza dei vaccini anti-Covid autorizzati attraverso sistemi di sorveglianza sia attivi che passivi". L'agenzia europea ha indicato di avere in corso studi per verificare se alcuni rari casi di rash cutaneo e due casi di disturbi renali potrebbero essere collegati alla somministrazione dei vaccini, con cui sono state immunizzate decine di milioni di persone in Europa.