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Coronavirus

Il presidente della Regione ospite di "Un giorno da pecora"

Fedriga: "Senza calo delle ospedalizzazioni dalla settimana prossima il Friuli sarà zona gialla"

"Oggi abbiamo 533 positivi, speriamo ci sia una stabilizzazione della curva, ma quello che mi preoccupa sono le ospedalizzazioni. Noi confiniamo con Slovenia e Austria, se noi avessimo gli stessi vaccinati della Slovenia, avremmo gli stessi numeri. Stiamo tenendo grazie ai vaccini"

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La settimana prossima saremo sicuramente in zona gialla a meno che non ci sia una riduzione drastica delle ospedalizzazione ma non credo proprio". Così Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni e del Friuli Venezia Giulia, intervenendo a 'Un giorno da pecora'.

"Sono preoccupato in entrambi i ruoli purtroppo in questo momento "da presidente del Friuli Venezia Giulia e da presidente delle Regioni. "Oggi abbiamo 533 positivi, speriamo ci sia una stabilizzazione della curva, ma quello che mi preoccupa sono le ospedalizzazioni. Noi confiniamo con Slovenia e Austria, se noi avessimo gli stessi vaccinati della Slovenia, avremmo gli stessi numeri. Stiamo tenendo grazie ai vaccini", aggiunge.

Per i vaccinati restino le misure della zona bianca
"La proposta che io e altri Governatori abbiamo avanzato non è di maggiori restrizioni, ma il contrario. Se lasciamo le cose come sono in zona arancione le restrizioni valgono per chiunque, non per nessuno. Noi diciamo: quest'anno abbiamo un'arma in più, che è il vaccino, diamola a alberghi, bar, ristorante, palestre, cinema. Possono essere non applicate le misure" delle zone arancione "a chi è vaccinato o ha superato la malattia, come se fosse in zona bianca", ha detto Fedriga.

Il tampone non annulla il rischio
"Lo strumento del tampone è utile, e insieme al vaccino porta a una riduzione del rischio. Il tampone rapido verifica però soltanto una virulenza alta: questo dunque non annulla il rischio, ma lo riduce, così come per il vaccino". Lo ha ricordato il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga a Un giorno da pecora di Rai -Radio 1."La nostre proposte sono per tutelare salute ed economia - ha specificato - siamo aperti a discutere soluzioni migliori. Già solo l'ipotesi delle chiusure sta mettendo in difficoltà delle aree turistiche, con la gente che annulla le prenotazioni. Il governo è disponibile a incontrarci. Io prendo le decisioni che reputo opportune consultandomi con gli esperti del settore per tutelare la mia gente, non si può ideologizzare una pandemia o un vaccino. Salvini l'ha dimostrato, con le sue proposte - ha concluso -: mai antiscientifiche, ha sempre cercato di tenere insieme un paese dove la tensione sociale esiste. Dobbiamo essere coerenti a livello nazionale: io capisco che ogni territorio debba trovare risposte specifiche, ma se ogni settimana cambiamo le carte in tavola creiamo incertezza".

Con  il governo incontro lunedì o martedì
Sulla situazione Covid in regione"abbiamo chiesto un incontro al Governo e ci incontreremo lunedì o al massimo martedì", ha detto il presidente del Friuli Venezia Giulia, ospite a Un giorno da pecora su Rai Radio 1. Fedriga si è detto preoccupato per la situazioni "delle ospedalizzazioni".

Chiudere i confini? Abbiamo chiesto controlli green pass
"Chiudere i confini? No, abbiamo chiesto  di fare i controlli del Green Pass ai confini, così come ha fatto  Slovenia e Austria, penso che sia un'opera di tutela senza volerci chiudere, ma garantire perlomeno misure sanitarie che possono  proteggere la nostra popolazione".

Obbligo vaccino è come licenziare i no vax
"La conseguenza dell'obbligo vaccinale è che dovremmo licenziare gli italiani che non si vaccinano?. Se lo è chiesto Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni, rispondendo alle domande di "Un giorno da pecora" sull'introduzione di un obbligo in Italia analogo a quello in Austria. "Cerchiamo piuttosto di accompagnare il Paese magari con un'informazione più puntuale.Il grande nemico da sconfiggere non sono i no vax incalliti, ma la paura, da sconfessare attraverso appunto l'informazione", ha concluso.

Ogni giorno minacce da estremismo antiscientifico no vax
"Ricevo quotidianamente minacce da una parte di estremismo antiscientifico no vax. Non mi diverto a parlare ogni giorni di questi temi, faccio il possibile per far restare tutti in sicurezza, per questa minoranza io sono il nemico, minacciano di ammazzarmi, è una follia". Lo ha detto a Rai Radio1, ospite di 'Un Giorno da Pecora', il governatore del FVG e presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga. Riceve quotidianamente minacce di morte? "Ne ho una collezione ormai, è una cosa quotidiana, mi scrivono via mail, via lettera. Ma non mi fanno paura queste cose".