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MONDO

Lo Stato Islamico in Asia

Filippine, un'altra città nel mirino dei jihadisti?

Dopo una settimana di scontri e bombardamenti dell'aviazione filippina i miliziani del Maute controllano ancora numerosi quartieri di Marawi. Le autorità temono che possano infiltrarsi nella vicina Iligan

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A Marawi da una settimana l'esercito di Duterte sta cercando - con l'artiglieria e con attacchi aerei - di strappare ai miliziani islamisti i quartieri della città sui quali hanno issato la bandiera nera dello Stato Islamico. Almeno 2 mila i residenti ancora intrappolati nelle zone contese. 

Il conflitto potrebbe sconfinare a Iligan, la città degli sfollati
Le autorità ora temono che il conflitto raggiunga Iligan, tra le città più importanti delle Filippine: dista solo 38 km da Marawi e nei giorni scorsi è stata la meta naturale di oltre 180 mila persone che volevano sfuggire alle violenze. Il governo locale - che teme l'arrivo di miliziani infiltrati - ha imposto il coprifuoco dalle 22 alle 4 del mattino e potenziata la presenza dell'esercito in strada. 

Una settimana, cento vittime, nessuno spiraglio
Sono oltre 100 le persone rimaste uccise nei combattimenti in corso da una settimana. Secondo i dati forniti dall'esercito filippino si tratta di 60 jihadisti, 20 militari governativi e 19 civili, tra cui anche bambini. Gli sfollati sono il 90% della popolazione di Marawi (circa 200 mila persone).

Duterte: legge marziale contro il Califfato
Il presidente Duterte ha imposto la legge marziale in tutto il Mindanao poco ldopo 'inizio degli scontri, denunciando il tentativo di costituire un califfato. Ma il gruppo armato - probabilmente dopo che lo Stato Islamico, tramite la sua agenzia Amaq, ha rivendicato l'attacco di Marawi - non sembra arretrare.

Perchè sono iniziati i combattimenti
Lo scorso 23 maggio l'esercito filippino ha tentato di catturare il leader estremista Isnilon Hapilon - sulla cui testa l'FBI ha messo una taglia da 5 milioni di dollari - scatenando così la reazione dei suoi sostenitori, i guerriglieri Maute, che sono riusciti ad entrare nella città di Marawi e a prendere il controllo di alcuni quartieri. 

Chi sono i guerriglieri Maute
Del gruppo - il cui nome deriva da quello dei fratelli Omar e Abdullah Maute - si sa pochissimo. Hapilon tempo fa era ai vertici di Abu Sayyaf ma ora, secondo l'esercito filippino, è entrato a pieno titolo nelle fila del Maute. Il gruppo, spiegano gli analisti, nasce come gruppo militare e solo di recente ha abbracciato un'ideologia radicale e sta cercando di accreditarsi davanti allo Stato Islamico come movimento di riferimeento per il sud-est asiatico. Se fino a poco tempo fa le loro velleità non erano state accolte, ora le cose sembrano cambiate. Prova ne è la rivendicazione sulle colonne di Amaq.