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MONDO

Fincantieri-STX, è battaglia navale: la Francia minaccia di nazionalizzare, scontro con l'Italia

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Sono ore cruciali per il negoziato sul controllo dei cantieri STX, a Saint-Nazaire, da parte della triestina Fincantieri. Tra Italia e Francia è ormai scontro aperto. Da un lato Parigi non vuole che l'Italia abbia la maggioranza e, se non otterrà il controllo paritario, minaccia la nazionalizzazione (che non è il nostro obiettivo, dice oggi Christophe Castaner, il portavoce del governo). Roma va all'attacco ricordando gli accordi siglati con l'ex presidente Hollande. Si lavora a ritmo serrato per trovare una quadra: mancano infatti solo 72 ore alla scadenza del termine che permette alla Francia di utilizzare il diritto di prelazione. 

Il ministro dell'Economia Bruno Le Maire: vogliamo gestione paritaria
Ieri è arrivato l'ultimatum: o l'Italia accetta di dividersi alla pari il capitale oppure la Francia eserciterà il diritto di prelazione e nazionalizzerà il sito entro sabato (quando scadono i termini). E' questo il senso delle parole del ministro Le Maire: "Per garantire il futuro di Stx - ha detto in Senato - noi pensiamo che sia meglio una divisione paritaria: 50 per Fincantieri e 50 per i detentori francesi di capitale. Questo significa due cose - ha aggiunto - e cioè che i nostri amici italiani sono i benvenuti ma che noi desideriamo rimanere nel capitale di Stx con una partecipazione paritaria".

IL no "collettivo" dell'Italia: Padoan, Calenda e il ceo Bono
Non si è fatta attendere la risposta dell'Italia che mostra come chi perde questa battaglia rischia di perdere la faccia. "Dalla nostra posizione non ci muoviamo per ragioni di merito, ma anche di dignità e orgoglio nazionale", ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, intervistato dal Tg1 sulla questione.  Nessun ultimatum può cancellare un accordo già preso, ha sottolineato il ministro.  Pier Carlo Padoan ricorda che "non c'è alcun motivo per cui Fincantieri debba rinunciare alla maggioranza" che garantisce la gestione a livello industriale. Doppia la risposta del ceo di Fincantieri, Giuseppe Bono. Da un lato parla con i numeri - "mi piace ricordare che negli ultimi anni Fincantieri ha consegnato 50 navi contro le 12 di Saint-Nazaire, alleandoci con STX volevamo creare un campione europeo" e dall'altro con l'orgoglio - "non accettiamo di essere trattati peggio dei coreani". E ha ribadito che l'acquisizione ha un obiettivo industriale, non politico. 

Cosa implica il diritto di prelazione della Francia
Il 29 luglio è il termine ultimo per il governo francese (che ora detiene il 33,3% di STX France) per esercitare il diritto di prelazione sul 66,66% acquistato da Fincantieri a Seul. E la partita è tutta politica: gli italiani che vogliono la certezza di poter gestire sul piano industriale i cantieri e i francesi che vogliono salvaguardare la minoranza di blocco in Stx France. Sullo sfondo resta la partita industriale della più importante acquisizione italiana in Francia degli ultimi decenni, primo passo per la creazione di un grande polo europeo della cantieristica in grado di competere sullo scenario globale.

Il fallimento del colosso coreano e l'accordo con Hollande
Fincantieri ha acquisito dal Tribunale di Seul - che sta vendendo STX a pezzi - il 66,66% della società STX France, che gestisce i cantieri francesi aveva raggiunto con Hollande un accordo per l'assetto societario: la maggioranza assoluta in mani italiane, fra Fincantieri e Fondazione CrTrieste - ora questo accordo è stato messo in discussione da Macron, che vuole ridiscuterlo.

Perchè Macron vuole cambiare l'accordo di Hollande?
Pochi giorni fa il Tribunale di Seul aveva fatto sapere che il prezzo sarebbe stato compreso fra gli 80 e i 90 milioni di euro. Se la Francia deciderà di nazionalizzare STX Francia dovrà spiegare all'Europa come mai rinuncia a quella cifra da parte di un privato per metterla di tasca propria. Macron potrebbe agire per un francesissimo "patriottismo economico", per evitare una levata di scudi sindacale (anche in vista della riforma del codice del lavoro, in arrivo in autunno, per cui sono attese proteste durissime) ma anche per una commistione di altri interessi nazionali: "Purtroppo la triste verità è che quando sono in gioco interessi strategici, militari ed industriali importanti, la Francia si distingue, come è avvenuto anche in passato, per una linea a dir poco nazionalistica" ha dichiarato, facendo la sintesi, la leader della CISL Annamaria Furlan.