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POLITICA

Paolo Rossi (Pd): "Mi offrirono soldi". Il processo sulla fine del governo Prodi

Processo compravendita, Finocchiaro: "Due senatori Pd, avvicinati per passare con Berlusconi"

"I senatori Paolo Rossi e Nino Randazzo mi raccontarono di essere stati avvicinati da persone che chiesero loro di passare dal centrosinistra al centrodestra". Questo, il contenuto della deposizione in qualità di teste della senatrice del Pd Anna Finocchiaro al processo per la presunta compravendita di senatori nel 2007 - 2008

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Napoli
"In cambio del mio passaggio al centrodestra, l'ex senatore Antonio Tomassini mi offrì una somma di denaro che, mi disse, non avrebbe cambiato la vita del presidente Berlusconi, ma la mia sì". Lo ha detto in aula l'ex senatore Paolo Rossi sentito come teste nel processo di Napoli per la presunta compravendita di senatori. Al processo ha deposto anche la senatrice Angela Finocchiaro che ha definito il passaggio di schieramento del senatore Sergio De Gregorio "Un caso molto grave". La presidente della Prima commissione del Senato - sentita come teste - ha aggiunto: "I senatori Paolo Rossi e Nino Randazzo mi raccontarono di essere stati avvicinati da persone
che chiesero loro di passare dal centrosinistra al centrodestra".

La vicenda processuale
I fatti si riferiscono all'epoca del secondo governo Prodi, in carica dal 2006 al gennaio 2008. Proprio il 24 gennaio 2008, fu sfiduciato al Senato con 156 voti favorevoli, 161 contrari e 1 astenuto. Decisivo il voto contrario di alcuni senatori eletti col centrosinistra. Al processo di Napoli sono imputati Silvio Berlusconi e il faccendiere Walter Lavitola. L'inchiesta che ha dato origine al dibattimento è stata avviata quasi tre anni fa, in seguito alle rivelazioni di Sergio De Gregorio. L'ex senatore ha dichiarato ai magistrati di essere transitato, nel 2007, tra le fila dei berlusconiani in cambio di 3 milioni di euro, una parte dei quali pagati in nero, il resto sotto forma di finanziamenti al suo Movimento, "Italiani nel mondo".