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ITALIA

Il presidente Michel Suleiman dà il via libera al rientro dell'ex senatore

Libano, firmato decreto estradizione per Dell'Utri

Il cofondatore di Forza Italia, condannato per concorso esterno in associazione mafiosa a 7 anni, si trova ora agli arresti in una clinica Beirut. Le operazioni per il ritorno in Italia dovrebbero mettersi in moto da giovedì prossimo

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Decreto di estradizione firmato. Il presidente del Libano Michel Suleiman ha dato il via libera al rientro in Italia dell'ex senatore Marcello Dell'Utri. Settantatre anni, il cofondatore di Forza Italia è stato condannato a sette anni con sentenza in giudicato per concorso esterno in associazione mafiosa. Il procuratore generale della Cassazione così motivava la richiesta di condanna: "I rapporti mai interrotti che Dell'Utri ha avuto con le famiglie mafiose palermitane in favore delle quali ha svolto un ruolo di 'mediatore' nel patto di protezione personale e delle sue attività, 'siglato' nel 1974 da Silvio Berlusconi".

La vicenda estradizione
Il giudice Ayubi - che segue la vicenda per il ministero della Giustizia libanese - ha precisato che il decreto di estradizione diventerà esecutivo al momento della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale libanese, il cui prossimo numero dovrebbe uscire giovedì, "a meno di edizioni straordinarie in caso di necessita'". Solo allora, quindi, scatterebbero le operazioni per la consegna all'Italia, che fino a questo momento non è stata ufficialmente informata.

Marcello Dell'Utri era stato arrestato lo scorso 9 aprile in un hotel di lusso della capitale libanese e si trova agli arresti in una clinica ospedaliera. . "E' un problema italiano, non del Libano. Qui abbiamo problemi più gravi. Prendetevelo". Così, all'uscita del Consiglio dei ministri libanese, il ministro del Lavoro, Sejaan Azzi, vicino all'ex presidente Amin Gemayel, aveva risposto ai giornalisti italiani che gli chiedevano un parere sulla richiesta di estradizione per Dell'Utri.