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ECONOMIA

Fca nel mirino del fisco: agenzia entrate chiede 1.3 miliardi di arretrati

Fca, che avrebbe sottovalutato il valore di Chrysler si difende: non condividiamo stime, fiduciosi in una riduzione degli  importi

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L'Agenzia delle Entrate ha in corso un contenzioso con Fca su un valore di 5,4 miliardi, e arretrati dovuti pari a 1,3 miliardi. Era stata la stessa Fca a darne notizia nell'ultima relazione trimestrale, dove si evidenziava come "le autorità fiscali italiane hanno avviato un audit di Fiat SpA nel 2017 e il 22 ottobre 2019 hanno inviato alla Societa' un rapporto finale che, se confermato, potrebbe comportare una proposta di rettifica fiscale relativa alla fusione avvenuta il 12 ottobre 2014 tra la vecchia Fiat SpA e la nuova FCA NV", ovvero la società di diritto olandese precedentemente nota come Fca Investments Nv, e che rappresenta il gruppo nella sua sede fiscale. Stando a quanto ha ricostruito l'agenzia Bloomberg, in quel passaggio che segnò anche la conclusione dell'acquisizione di Chrysler, Fca avrebbe sottostimato per 5,1 miliardi il valore del gruppo americano. A pesare sarebbe il mancato pagamento di un'aliquota d'imposta pari al 27,5%, dovuta quando un'azienda si sposta all'estero.
 
 Il gruppo italo-americano in una nota dichiara di "non condividere affatto le considerazioni contenute in questa relazione preliminare e abbiamo fiducia nel fatto che otterremo una sostanziale riduzione dei relativi importi. Va inoltre rilevato che qualsivoglia plusvalenza tassabile che fosse accertata sarebbe compensata da perdite pregresse, senza alcun significativo esborso di liquidita' o conseguenza sui risultati".
 
L'Italia all'epoca imponeva un'aliquota fiscale sulle societa' di circa il 27,5% e questo, secondo Bloomberg, consente di ipotizzare che l'importo che Fca rischia di dover sborsare potrebbe avvicinarsi a 1,5 miliardi di dollari, anche se i negoziati potrebbero aver significativamente ridotto l'importo del prelievo.
 
Il contenzioso fiscale giunge in un momento complicato per Fiat Chrysler, che e' nel bel mezzo di una complessa trattativa di fusione con PSA, proprietaria dei marchi Peugeot, Citroen e Opel. Il mese scorso il presidente di Fca, John Elkann ha dichiarato di voler formalizzare un accordo entro la fine dell'anno. Fca e' stata recentemente oggetto di una denuncia da parte della rivale statunitense General Motors, la quale l'accusa di essere al centro di un sistema di corruzione che coinvolge alcuni importanti membri dei sindacati Usa dell'auto e che avrebbe penalizzato Gm e avvantaggiato Fca.