Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/fontana-locatelli-ministri-conte-italia-bea65683-140f-4b30-9dd7-a879bfc86879.html | rainews/live/ | true
POLITICA

Un ministro nuovo e uno spostamento per il Governo Conte

Chi sono i nuovi ministri Locatelli e Fontana

Sono entrambi leghisti e con una lunga attività nel partito del Carroccio i due nuovi ministri del governo Conte. Fontana riceve l'incarico per gli Affari Europei e lascia il ministero della Famiglia e disabilità che passa alla collega Locatelli

Condividi
Lorenzo Fontana e Alessandra Locatelli, entrambi esponenti della Lega, sono i nuovi ministri degli Affari Europei e della Famiglia.

Alessandra Locatelli
Matteo Salvini ha scelto una ex direttrice ed educatrice di comunità come nuovo ministro della Famiglia e disabilità. Legata al segretario leghista anche da un rapporto di amicizia personale, Alessandra Locatelli, la 42enne comasca che prende il posto di Lorenzo Fontana, passato agli Affari europei, è una leghista doc, militante del Carroccio dal 1993. Al partito di via Bellerio, Locatelli si è avvicinata fin dai tempi dell'ideologo Gianfranco Miglio, prima della lite con Umberto Bossi, 'anima' del partito nel Comasco, suo territorio di origine e di residenza. Nella Lega di Bossi, passata poi a Roberto Maroni e Matteo Salvini, la nuova ministra ha percorso tutti i gradini tradizionali: ha militato nei Giovani, diventando poi segretaria cittadina nel 2016, dopo il periodo di commissariamento guidato da Eugenio Zoffili. Prima di diventare assessore alla Politiche sociali e vice sindaco di Como nel 2017, incarico che tuttora ricopre, ha avuto esperienze professionali nel sociale: è stata prima educatrice e poi responsabile di una comunità per disabili Anffas Onlus, a Como. Il 4 marzo 2018 l'elezione alla Camera dei deputati.

Nata a Como, classe '76, una laurea in Sociologia alla Bicocca di Milano e un impegno nel sociale che da sempre la contraddistingue, Alessandra Locatelli arriva ad acquisire le deleghe per le politiche per la famiglia e la disabilità, forte di un passato nel sociale: educatrice per disabili con insufficienza mentale grave presso la cooperativa 'Controvento' (di cui è amministratrice a titolo gratuito) e assessore alle Politiche sociali nella sua città. Attenzione per i diritti di tutti e passione politica vanno di pari passo nella sua vita. Nel 2018 l'elezione alla Camera dei deputati e la scelta, non a caso, della commissione Affari sociali. Da dichiarare, un reddito complessivo 2018 che ammonta a 27.136 euro e una Toyota Yaris Hibrid. Tra gli ultimi post su Facebook una chiara presa di posizione sulle politiche migratorie: "La #Lega non contribuirà  mai al traffico di essere umani via mare. Per noi i porti devono rimanere chiusi, chi scappa dalla guerra arriverà  attraverso i corridoi umanitari", scrive. Dai social, anche le prime congratulazioni: "Congratulazioni all’amica e collega Alessandra Locatelli nuovo Ministro della famiglia e della disabilità  - scrive il deputato del Carroccio Alessandro Bazzaro - Tutta la terza fila dall’alto" dell'aula di Montecitorio "è orgogliosa di te! Buon lavoro".

Lorenzo Fontana
Lorenzo Fontana è originario di Verona dov'è nato il 10 aprile 1980. Laureato in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Padova e poi in Storia all'Università Europea di Roma. E' iscritto all'albo dei giornalisti. La passione per la politica è un qualcosa che ha sempre avuto e fin da adolescente ha cominciato a militare nel Movimento Giovani Padani di cui è stato anche vicesegretario e successivamente è entrato a far parte della Liga Veneta – Lega Nord. A 29 anni è stato eletto per la prima volta nel Parlamento Europeo. Ha anche ricoperto il ruolo di consigliere proprio a Verona. Sposato con Emilia Romano, funzionaria del Parlamento, Lorenzo ed Emilia hanno una figlia di nome Angelica. Lorenzo Fontana si è sempre definito un crociato dal momento che ha portato avanti battaglie contro l'aborto, le unioni civili tra persone dello stesso sesso e l'omogenitorialità che considera come un indebolimento della famiglia. I suoi ideali lo portano a essere contro l'immigrazione di massa che secondo lui porterà a cancellare l'esistenza del popolo italiano. Sulla sua pagina Facebook, Lorenzo Fontana, ha ricevuto tantissime critiche soprattutto dopo alcune esternazioni rivolte al suo credo sulla famiglia italiana che va contro le famiglie arcobaleno.

Durante la sua prima legislatura è stato capo-delegazione del gruppo della Lega Nord al Parlamento europeo e vice-presidente della commissione per la cultura, l'istruzione e lo sport. Nel corso dell'VIII legislatura al Parlamento Europeo è stato relatore del progetto di decisione di esecuzione del Consiglio che approva la conclusione da parte dell'Ufficio europeo di polizia (Europol) dell'accordo sulla cooperazione operativa e strategica tra la Bosnia-Erzegovina ed Europol. Rieletto nel 2014, ha fatto parte della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni e della delegazione per le relazioni con l'Iraq. È stato membro sostituto della commissione per l'industria, la ricerca e l'energia e della delegazione alla commissione parlamentare di associazione UE-Ucraina. Nel 2018 Fontana si è dimesso da europarlamentare, così come dalla carica di vicesindaco di Verona. Nel corso della sua partecipazione alla Marcia per la vita del 19 maggio 2018 a Roma ha affermato che l'aborto è uno strano caso di "diritto umano" che prevede l’uccisione di un innocente, ritenendolo anche la prima causa di femminicidio nel mondo. In occasione del Festival per la Vita promosso dalla Provita Onlus ha affermato che da un lato l'indebolimento della famiglia, la lotta per i matrimoni gay e la teoria gender nelle scuole, dall'altro l'immigrazione di massa che subiamo insieme alla contestuale emigrazione dei nostri giovani all'estero, sono tutti fattori che mirano a cancellare la nostra comunità e le nostre tradizioni. Ritiene che il modello sociale identitario della Russia, così come evolutosi negli anni di governo di Vladimir Putin, rappresenti un solido riferimento anche per l'Italia. Il giorno successivo alla sua nomina a ministro per la famiglia e le disabilità, ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera in cui ha negato l'esistenza stessa delle famiglie con genitori dello stesso sesso fondando la sua convinzione sul fatto che, nell'ordinamento italiano attuale, l'unione civile è un istituto giuridico simile, ma non uguale, a quello del matrimonio. L'intervista ha ricevuto critiche da parte della stampa, delle associazioni Lgbt e della società civile. Nel novembre del 2017 si è espresso negativamente circa la delibera della Corte Costituzionale federale tedesca che ha garantito il riconoscimento della condizione delle persone intersex. Nel luglio 2018, a seguito dell'aggressione dell'atleta Daisy Osakue, per cui era stato inizialmente ipotizzato un movente di matrice razzista, solo successivamente smentito dalle indagini, il ministro ha chiesto l'abolizione della Legge Mancino, provvedimento emanato nel 1993 per sanzionare gesti, azioni e slogan legati all'ideologia nazifascista.