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ITALIA

Sindaco di Montegallo: "Visibile con il binocolo"

Grande frana sul monte Vettore: il sisma del 30 ottobre aprì due fratture

Un pezzo di roccia a Sasso Spaccato sul versante del Monte Vettore lato Montegallo si è staccato ed è franato, forse trascinato da una slavina. Non ci sarebbero vittime

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Una delle fratture che ha interessato il Monte Vettore il 30 ottobre
Un pezzo di roccia a Sasso Spaccato sul versante del Monte Vettore lato Montegallo si è staccato ed è franato forse trascinato da una slavina. Lo ha detto il sindaco di Montegallo Sergio Fabiani. "Ce ne siamo accorti stamane. E' nettamente visibile con il binocolo - spiega -, la roccia si trovava nei pressi dell'opera di presa del consorzio idrico Ciip Vettore spa". Non ci sarebbero vittime. 

Sul Monte Vettore già con la forte scossa di terremoto del 30 ottobre - che devastò l'Italia centrale - si aprirono due fratture: entrambe tagliano la montagna parallelamente alla sua lunghezza. La prima si trova a circa duecento metri sotto la vetta, dunque attorno ai 2.200 metri, la seconda circa 150 metri più in basso. 

In relazione alle due fratture dello scorso ottobre, "quel che si vede è l’evidenza superficiale della faglia" spiega Francesco Violo, consigliere nazionale dell’Ordine dei Geologi -. La faglia si è mossa e si vede proprio in superficie quello che noi chiamiamo il ’rigetto’, ossia il gradino che si crea tra la parte di faglia che si alza e quella che si abbassa”. Secondo Violo, il taglio sul Vettore potrebbe essere l’ennesimo segnale del fatto che un “sistema di faglie contigue si sta muovendo. Nel momento in cui una faglia libera energia con un terremoto, l’altra vicino si comprime e quando questa compressione verrà rilasciata avremo un altro terremoto”. Ma ci sono pericoli?. “La frattura sul Vettore di per sé è la manifestazione di quanto già accaduto. Ma va monitorata perché potrebbe generare delle instabilità del versante e provocare dunque dei movimenti franosi”.

La sequenza sismica del 30 ottobre e lo 'scivolamento' di un versante della montagna
Uno dei versanti del Vettore è scivolato di 10 centimetri. A documentare la deformazione di un'area di circa 800 metri per 600 sul fianco della montagna sono stati le immagini radar arrivate dalla costellazione di satelliti Cosmo-SkyMed. "Oltre alla rottura della faglia, l'evento sismico ha prodotto una serie di fenomeni geologici che si stanno analizzando adesso con dettaglio anche grazie al supporto dei dati satellitari", - ha spiegato Riccardo Lanari, direttore dell'Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell'Ambiente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Irea/Cnr) di Napoli e l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). "Tra questi - ha aggiunto - ci sono frane e scivolamenti prodotti dalle scosse. Tra i più rilevanti c'è lo 'scivolamento' di circa una decina di centimetri di parte del versante del monte Vettore".