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MONDO

Francia

Nuovi scontri tra Gilet gialli e polizia. Cassonetti in fiamme, gente cerca riparo nei negozi

Particolarmente duro il confronto sugli Champs Elysees: gli agenti accerchiati da alcuni partecipanti al corteo sono stati costretti - per difendersi - ad impugnare le armi come mostrano queste foto pubblicate da Le Parisien. Una sessantina i fermati. Tra questi il portavoce del movimento, Drouet, accusato di aver organizzato il raduno a Montmartre, senza alcuna autorizzazione da parte delle autorità

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Ancora una giornata difficile per la Francia dove si sono registrati nuovi, duri scontri tra Gilet gialli e polizia, in particolare a Parigi nei pressi dell'hotel De Ville. Gli agenti - schierati nelle principali vie d'accesso a difesa dell'Eliseo - hanno lanciato lacrimogeni per disperdere la folla e i manifestanti di tutta risposta hanno iniziato a dare fuoco ai cassonetti. 

Lacrimogeni sugli Champs Elysees
Forti tensioni in particolare si sono registrate sugli Champs Elysees. Gli agenti accerchiati da alcuni partecipanti al corteo sono stati costretti - per difendersi - ad impugnare le armi come mostrano queste foto pubblicate da Le Parisien.


 
In strada - dalle prime indiscrezioni - sono scese circa 800 persone. Tra gli attivisti, trenta sono stati fermati e identificati della forze dell'ordine. Per tre è scattato l'arresto. Tra questi c'è il Portavoce dei Gilet Gialli:  Eric Drouet, accusato di aver organizzato il raduno a Montmartre, non autorizzato e non comunicato precedentemente alle autorità. E' quanto riferiscono i media francesi.

Drouet aveva annunciato nei giorni scorsi una manifestazione a Versailles ma all'ultimo minuto ha pubblicato
su Facebook l'annuncio del raduno a Montmartre.


La protesta è partita da Montmartre, con un raduno a sorpresa, e si è estesa poi in diverse direzioni della capitale, dal Louvre all'Opera, passando per i Grandi magazzini. Molti negozi sono rimasti chiusi per il timore di subire danni. La tensione - come sempre - è molto alta. Ieri sera un fantoccio con l'effige del presidente francese Emmanuel Macron è stato decapitato nel corso di una dimostrazione ad Angouleme. 


Sempre ieri sera un uomo di 36 anni è morto in un incidente a Perpignan nei pressi di un posto di blocco dei 'Gilet gialli'. Si tratta della decima vittima dall'inizio del movimento di protesta. Lo riporta Bfm Tv citando una fonte vicina all'indagine.

Gilet gialli hanno bloccato la frontiera italo-francese e quella vicino al confine spagnolo
Una cinquantina di gilet gialli francesi hano bloccato la frontiera italo-francese sull'A8. I gilet gialli sono partiti da Nizza Saint-Isidore e hanno raggiunto Mentone. In entrambi i sensi si sono registrati rallentamenti anche a causa dei 'filtraggi' di polizia francese e italiana.

Centinaia di 'gilet gialli', radunati a Boulou vicino al confine spagnolo, hanno bloccato il traffico alla frontiera con la Spagna; e sono stati dopo un po' sgomberati dalla polizia. Lo ha reso noto la prefettura dei Pirenei Orientali. Al presidio, nel corso della mattinata, si erano uniti decine di attivisti catalani separatisti, alcuni con indosso 'gilet gialli' e con la bandiera dell'indipendentismo, gli stessi che ieri avevano bloccato alcune strade tra i Pirenei Orientali e la Catalogna.

I manifestanti sono stati cacciati fuori dall'autostrada con gas lacrimogeni e allineati su un ponte. "L'autostrada viene pulita per consentire la normale ripresa del traffico", ha riferito la prefettura. I 'gilet gialli' avevano bloccato di buon mattino una rampa sull'autostrada a Boulou, poi si erano diretti verso l'ultimo casello prima della Spagna. "E' stato molto difficile arrivare qui, ma ci siamo riusciti", ha dichiarato Marcel, un enologo di 49 anni. Secondo lui, i "gilet gialli" lasciavano passare le macchine ma bloccavano i camion pesanti, "simboli delle importazioni spagnole in Francia a prezzi svenduti per molti anni". 

Ok del Senato a misure
Il Senato francese ha adottato le misure di emergenza economica e sociale in risposta alla crisi dei "gilet gialli". Il disegno di legge, votato per alzata di mano, riflette alcuni degli annunci fatti dal presidente Emmanuel Macron il 10 dicembre: esenzione fiscale degli straordinari, prolungata esenzione dall'aumento del CSG per i pensionati e possibilità per le società di pagare un "premio" eccezionale "di 1.000 euro, esente da ogni contributo sociale e dall'imposta sul reddito, ai loro impiegati pagati fino a 3.600 euro.

Non ci sarà alcun rinvio a priori al Consiglio costituzionale e il testo dovrebbe essere promulgato rapidamente, per l'attuazione all'inizio del 2019. Il ministro laburista Muriel Pénicaud ha elogiato lo "spirito di responsabilità" dei senatori, così come la loro "volontà di partecipare al rapido ripristino di un clima di pacificazione" nel paese.