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EUROPA

Lo riporta l'Afp

Francia. Rilasciati tre sospettati per attacco a Nizza. Commemorazioni blindate per vittime

Uno era stato arrestato giovedì scorso, il giorno dell'attacco, mentre gli altri due sono stati presi l'indomani. Le tre vittime sono state commemorate ieri durante la messa di Ognissanti nella chiesa di Jean-Baptiste Le Voeu a Nizza. Darmanin andrà in Tunisia e Algeria

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La polizia francese ha rilasciato tre persone che erano state arrestate perché sospettate di essere coinvolte nell'attacco all'arma bianca di matrice islamista avvenuto giovedì scorso a Nizza, nel sud della Francia, che ha provocato tre morti. Tre sospettati maschi, di 47, 35 e 33 anni sono stati rimessi in libertà, riporta l'Afp citando fonti giudiziarie. Il 47enne era stato arrestato giovedì scorso, il giorno dell'attacco, mentre gli altri due sono stati presi l'indomani. Oltre al sospetto attentatore, restano in custodia altre tre persone. Tra loro si trova il 29enne tunisino che è stato arrestato sabato a Grasse, a 25 km da Nizza, scrive l'agenzia.

Il 21enne tunisino che è il principale sospettato è accusato di aver ferito mortalmente il sacrestano e altre due donne nella Basilica di Notre Dame durante l'attacco. Resta in ospedale dopo essere stato fermato dalla polizia, che gli ha sparato, e non è ancora in condizione di essere interrogato. Le tre vittime sono state commemorate ieri durante la messa di Ognissanti nella chiesa di Jean-Baptiste Le Voeu a Nizza. Secondo il sindaco di Nizza Christian Estrosi, 120 poliziotti e 60 soldati sono stati mobilitati per sorvegliare le chiese della città. Anche altri luoghi di culto francesi dunque si sono uniti nel ricordo delle tre persone rimaste uccise. I sacerdoti hanno menzionato l'attacco durante le funzioni che sono state autorizzate nonostante il nuovo lockdown nel Paese iniziato venerdì.

Darmanin volerà nel fine settimana in Tunisia e Algeria
Il ministro dell'Interno franceseo, Gerald Darmanin, si recherà in visita in Tunisia e Algeria "a fine settimana" per affrontare il tema della lotta al terrorismo e del rimpatrio degli stranieri "radicalizzati". "Parto a fine della settimana", ha dichiarato il ministro intervenendo su BfmTv per parlare dell'attacco alla cattedrale di Nizza perpetrato da un 21enne tunisino arrivato in Europa da poche settimane.

L'obiettivo di questo viaggio è "discutere con i miei omologhi del ministero dell'Interno e con i servizi di intelligence, scambiare opinioni per avere maggiori informazioni", ha spiegato Darmanin."Il presidente ha sentito i suoi omologhi per poter concordare il rimpatrio di un certo numero di persone che hanno la nazionalità di questi Paesi e che sono identificati per radicalizzazione nel nostro Paese", ha aggiunto.