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MONDO

Disastro nucleare

Giappone, Centrale Fukushima: chiesti 5 anni per 3 ex manager

L'incidente nucleare alla Centrale è stato innescato dal terremoto e maremoto del marzo 2011 

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(Sake Muto, Tsunehisa Katsumata e Ichiro Takekuro)
di Tiziana Di Giovannandrea
Per il disastro nucleare seguito al terremoto e maremoto dell'11 marzo  2011 nella centrale Fukushima, in Giappone, sono stati chiesti cinque anni di prigione per tre ex manager dell'impianto atomico.

I magistrati nipponici hanno accusato l'ex direttore della Tokyo Electric Power (Tepco), Tsunehisa Katsumata, e due ex vicepresidenti, Sakae Muto e Ichiro Takekuro, di negligenza con conseguenza di morte. Gli imputati si sono dichiarati non colpevoli.

Sono gli unici ad essere stati incriminati a causa dei problemi al reattore e alle fuoriuscite radioattive. Secondo i pm i tre manager conoscevano i dati che indicavano la pericolosità ed il rischio di incidenti legati a possibili terremoti e tsunami con onde oltre 15 metri di altezza. "Avrebbero dovuto fermare le operazioni", secondo i giudici e non lo hanno fatto. 

L'11 marzo 2011, a causa del terremoto di magnitudo 9.0 e del conseguente maremoto che colpì la regione di Tōhoku, nel Giappone settentrionale, la Centrale atomica di Fukushima subì gravi danni, che causarono la messa fuori uso dei vari sistemi di raffreddamento dell'impianto e diverse esplosioni con l'interessamento dei reattori numero 1, 2 e 3 che hanno portato alla dispersione di grandi quantità di materiale radioattivo nell'ambiente.
Ci fu la fusione del nocciolo di livello 7, il massimo nella scala di misurazione. 

L'incidente è stato classificato al massimo grado di gravità della scala INES (la scala internazionale che misura gli eventi nucleari e radiologici) ed ha comportato l'evacuazione di un raggio di oltre 30 km. Si tratta della catastrofe nucleare più grave dopo quella di Chernobyl. Le vittime furono 20mila, tra morti e dispersi mentre 120mila persone dovettero lasciare la zona in cui abitavano. A tutt'oggi nella regione colpita dal disastro atomico ci sarebbero ancora problemi legati alla radiattività