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SCIENZA

Giustizia giapponese

Fukushima? "Non fu colpa di nessuno"

La magistratura nipponica decide di non perseguire nessuno degli uomini che nel 2011 erano al vertice della TEPCO, la società che gestiva la centrale di Fukushima

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di Stefano Lamorgese
"Il disastro di Fukushima è stato causato dall'uomo". Era scritto nell'introduzione al documento finale della commissione indipendente che esaminò l'incidente nucleare, un testo ufficiale risalente al 2012, ancora disponibile on-line.

Ora però la giustizia giapponese ha deciso di non perseguire penalmente Tsunehisa Katsumata (ex presidente), Sakae Muto e Ichiro Takekuro (ex vicepresidenti) di TEPCO, la società energetica nipponica che aveva in gestione la centrale Daiichi il cui reattore raggiunse la fusione.

"Non ci sono prove sufficienti per stabilire che i vertici di TEPCO abbiano sottovalutato il rischio dello tsunami omettendo così di mettere in atto le azioni preventive necessarie". L'ha detto Ryoichi Nakahara, viceprocuratore capo del distretto giudiziario di Tokyo.

Il disastro del 2011
La fusione dei reattori 1, 2 e 3 della centrale di Daiichi-Fukushima e i danni agli altri tre reattori rappresentano un disastro pari a quello di Chernobyl, nella storia del nucleare civile. A causa dei danni provocati dal terremoto-maremoto dell'11 Marzo 2011 furono evacuate più di 180mila persone.