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Coronavirus

La polemica sul Viminale

Uscite con minori. Fontana e Gallera: messaggio sbagliato

L'allarme degli amministratori Lombardi. Fontana: La gravità del fatto in sé per sé è psicologico, in Lombardia non cambierà nulla di quello che c'è nella mia ordinanza". Gallera: circolare governo rischia di diventare devastante, non possiamo mollare ora. O stiamo in casa o non vinceremo più. Oggi il chiarimento della ministra Lamorgese.

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Dopo la precisazione del Viminale sulle uscite dei minori del 31 marzo, arriva l'allarme degli amministratori lombardi. Per l'assessore al welfare della regione Lombardia Giulio Gallera "tutti gli indicatori, anche quelli delle terapie intensive dicono che nell'ultima settimana siamo passati da 132 nuovi ingressi a 81. Questo è un segnale vuol dire che c'è un rallentamento vero e che se insistiamo riusciamo a far deflettere questa linea che tutti i giorni guardiamo", ha detto in difesa delle restrizioni stringenti in collegamento con Unomattina su Rai1.

"La situazione è positiva nel senso che negli ultimi giorni c'e' stato un rallentamento dei positivi" aggiunge Gallera insistendo sulla necessità di non demordere adesso. "Dobbiamo rimanere a casa - sottolinea - poi dopo metà aprile la nostra socialità sarà un po' diversa, dobbiamo abituarci a girare con le mascherine, ricordiamo che non abbiamo un farmaco ne' un vaccino. La Cina insegna. Quello a cui abbiamo assistito e' negli occhi e nel cuore di tutti, dolore e morti, persone appese a un respiratore.
 
"Al di là della circolare, il problema è il messaggio. Non possiamo allentare la tensione, qualsiasi messaggio rischia di diventare devastante. Direttori di ospedali - sottolinea Gallera – mi dicono che la prima settimana di marzo avevamo avuto un rallentamento, durato alcuni giorni, ma poi il contagio è ripartito forte perchè l'8 marzo la gente è tornata fuori. Dieci giorni fa il ministro Speranza ha emanato un'ordinanza in cui ha vietato l'attività sportiva proprio per dare il messaggio di stare a casa. Non puo' essere contraddetto ora. Dobbiamo dire agli italiani che bisogna continuare coi sacrifici. O stiamo in casa o non vinceremo più".

Le parole del governatore lombardo Fontana
Anche il governatore lombardo, Attilio Fontana, in collegamento con Cento Città  su Radio 1, è intervenuto sulla circolare del Viminale di ieri che autorizza la passeggiata genitori figli. "Ora sto andando al lavoro, vedo che sulle strade ci sono molte piu' macchine rispetto al solito. Bisogna capire che non è uno scherzo, bisogna capire che se vogliamo vivere sereni e lontani da questo virus bisogna fare questi sacrifici".

"La gravita' del fatto in sé per sé è psicologico - ha sottolineato Fontana - al di là del fatto che si faccia o meno la passeggiata con il proprio bambino, è la dimostrazione che si stanno alzando le difese, che si sta mollando la presa, che la gente deve illudersi che stia finendo tutto. Questo è l'effetto più sbagliato". 

"Ieri - ha detto il governatore leghista - ho avuto un colloquio telefonico con il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, la quale mi ha spiegato che non intendeva raggiungere quello scopo e che oggi probabilmente farà uscire un comunicato in cui chiarisce il significato" della circolare. Fino ad allora in Lombardia, anche dopo la circolare del Viminale, "non cambierà nulla di quello che c'è nella mia ordinanza" ha aggiunto Fontana. Infine a chi gli chiedeva se si rischia una multa, nel caso in cui si venga sorpresi a fare una passeggiata con i figli, il governatore ha concluso che sì "se non c'e' una motivazione valida e non si è distanziati".