Gattopardi maschi

Tutto sommato è come allora, nella mente del maschio il nocciolo duro, il “linguaggio macchina” proprio non riesce a cambiare, almeno in questa parte di mondo. All’esterno molte cose sembrano diverse, si è pure parlato di femminilizzazione del maschio, di crisi d’identità, e chi s fa abbacinare da tatuaggi e piercing, dai vestiti androgini e dalle sopracciglia spinzettate veramente ci crede. Ma gli universi restano divisi, le donne dall’altra parte. E all’interno del campo maschile, le stesse modalità, le solite reazioni  seppur declinate in modo diverso: altri modi di farsi la guerra, di imporre il predominio. C’è chi si spara veramente, negli Stati Uniti 32 mila morti l’anno, che se fossero soldati caduti in guerra ci sarebbero le manifestazioni come per il Vietnam, ed invece quella strage è considerata da molti americani come una spiacevole conseguenza di un diritto sancito dalla Costituzione. Oppure, ci si scontra e ci si abbatte in modo virtuale, con la macchina più potente, i muscoli più pompati, il potere sul lavoro, la leadership del gruppo, non importa quanto grande sia.

Stesse dinamiche, che ritroviamo narrate con caratteri cuneiformi o scritte al computer.

Ma poi ci sono gli aspetti di debolezza, che sono tanti, del maschio contemporaneo: cerchiamo di metterle in fila in questo focus, dalla gestione dei sentimenti alle malattie specifiche dell’uomo, che non sono solo le disfunzioni sessuali. Dai danni che può fare lo sport alla cura del corpo, alla paura di medici ed ospedali.