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MONDO

718 le vittime palestinesi dall'inizio del conflitto

Gaza, ancora sangue e morti

Nella notte il leader di Hamas, Khaled Meshaal, dal Qatar, si è detto pronto ad accettare una tregua umanitaria a Gaza, in cambio della rimozione del blocco israeliano della Striscia. Via libera all'aviazione americana per i voli su Tel Aviv 

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Gaza (Ap)
Gaza City
Una famiglia di sei persone, compresi una bambina di 5 anni e il fratellino di 3, è stata sterminata questa mattina dopo l'ennesimo bombardamento aereo israeliano sulla Striscia di Gaza: si tratta delle ultime vittime accertate in ordine di tempo, che hanno fatto salire a 718 il numero complessivo dei palestinesi uccisi dall'inizio del conflitto. Secondo le organizzazioni umanitarie locali, circa l'80% di loro erano semplici civili. Il totale dei morti israeliani resta invece fermo a 34, di cui 32 soldati.

Hamas pronto ad accettare tregua
Il leader di Hamas, Khaled Meshaal, dal Qatar, si è detto pronto ad accettare una tregua umanitaria a Gaza, in cambio della rimozione del blocco israeliano della Striscia. Il premier israeliano Netanyahu definisce 'una parodia' la proposta Onu di una commissione d'inchiesta sulle violazioni. A Ginevra è stata infatti approvata una risoluzione che chiede un'indagine su tutte le violazioni nella Striscia di Gaza. I 47 Paesi membri hanno appoggiato la bozza di una risoluzione presentata dai palestinesi: 29 Stati si sono detti a favore (Cina, Russia, Paesi arabi e Latino Americani e africani), uno contro (gli Usa) e 17 (tra i quali alcuni Paesi europei) si sono astenuti.

Onu, "possibili crimini di guerra" 
Su Isreale e Hamas arrivano, intanto, le parole dell'Alto Commissario per i Diritti Umani dell'Onu: Navi Pillay ha affermato che lo stato ebraico potrebbe essere chiamato a rispondere di crimini di guerra per gli attacchi compiuti nella Striscia di Gaza, che sollevano la "forte possibilità" di violazioni del diritto internazionale. Pillay ha poi accusato Hamas di "attaccare in modo indiscriminato i civili. Negli attacchi di Hamas e altri gruppi armati palestinesi contro zone civili non sono stati rispettati i principi di distinzione e precauzione".

Via libera all'aviazione americana per i voli su Tel Aviv 
Intanto, la Federal Aviation Administration, l'agenzia federale Usa per l'Aviazione Civile, nella notte ha revocato il bando che aveva decretato sui voli delle compagnie aeree americane da e per Tel Aviv, e che a metà giornata di ieri aveva invece prorogato. Al contempo ha avvertito però che "la situazione rimane estremamente fluida", pertanto "continuerà a essere seguita con attenzione" e la stessa Faa "adotterà misure ulteriori, qualora necessario". La decisione di ritirare il divieto sui collegamenti con Israele è stata presa "dopo aver valutato le condizioni di sicurezza". Il provvedimento non impedisce comunque ai singoli vettori statunitensi di decidere per proprio conto un eventuale mantenimento della sospensione dei voli su Tel Aviv.