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MONDO

Netanyahu: "Hamas colpevole dei nostri morti e delle vittime a Gaza"

Gaza, Ban Ki-moon a Israele e Hamas: "Basta combattere, parlatevi"

Conferenza stampa congiunta a Tel Aviv tra il segretario generale dell'Onu e il premier israeliano. Ban condanna i razzi di Hamas su Israele. Netanyahu: "Avanti con le operazioni, Hamas è come Boko Haram, come Al Qaeda. Vogliono dissolvere Israele". Oltre 600 palestinesi morti dall'inizio del conflitto. Unicef: 121 bambini uccisi dall'8 luglio

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Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki moon e il premier israeliano Netanyahu
Tel Aviv (Israele)
"Hamas è come al Qaeda, è come gli Ezbollah, è come Boko Haram. Hamas sta compiendo un doppio crimine di guerra: uccide la popolazione di Gaza utilizzandola come scudo e uccide i nostri civili". Sono forti le parole pronunciate dal premier israeliano Benjiamin Netanyahu in conferenza stampa congiunta a Tel Aviv con il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon a proposito del conflitto nella Striscia di Gaza. "La nostra colpa è quella di esistere?", si è chiesto Netanyahu accusando Hamas di volere la dissoluzione dello Stato d'Israele. "Hamas - ha detto - non ha voluto, ha rifiutato la tregua. Abbiamo il diritto di difenderci e andremo avanti con le operazioni militari. E di queste morti, ribadisce Netanyahu, è colpevole solo Hamas". Il primo ministro israeliano ha ribadito la propria posizione: "Vogliamo colpire solo gli obiettivi terroristici, non i civili. Purtroppo - ha aggiunto - questo accade perché Hamas sta nascondendo i terroristi in questi obiettivi e noi dobbiamo agire. Hamas vuole che ci siano vittime civili. Noi facciamo di tutto per ridurre al minimo il loro numero". 

Ban Ki-moon: "Smettete di combattere, dialogate"
Subito dopo è intervenuto  il segretario generale delle Nazioni Unite."Troppi palestinesi e troppi israeliani - ha detto Ban - stanno perdendo i loro figli, dobbiamo intensificare gli sforzi per la pace".   Poi l'appello, fortissimo: "Smettete di combattere, incominciate a parlare e andate alla radice del conflitto". "Nessuna attività militare - ha aggiunto - servirà a raggiungere questo scopo. La sicurezza di Israele, se ottenuta solo con le armi, è una sicurezza effimera".

Alle 17 nuova riunione del Consiglio di sicurezza Onu
Il segretario generale dell'Onu, ricordando che c'è uno sforzo comune internazionale, ha poi condannato "fermamente il lancio di razzi su Israele" ma "Israele è una nazione forte" e l'ha invitata con urgenza a mostrare il massimo autocontrollo". Il segretario Onu ha detto di aver visto i razzi di Hamas abbattersi su Israele, sui quartieri dove vivono le persone. Questo, per lui, è stato uno choc. Ban, subito dopo l'incontro con Netanyahu, proseguirà per Ramallah dove incontrerà il leader palestinese Abu Mazen. Mercoledì il segretario generale dell'Onu incontrerà anche il ministro degli Esteri Avigdor Lieberman, quello della giustizia Tizpi Livni e il leader dell'opposizione Isaac Herzog. E per questa sera alle 17 ora italiana è prevista un'altra riunione d'emergenza del Consiglio di Sicurezza dell'Onu. Potrebbe esserci anche un intervento dello stesso segretario generale Ban Ki-moon in videoconferenza dalla regione. Intanto, dal Cairo il segretario di Stato americano, John Kerry, ha detto che per Gaza c'è "ancora lavoro da fare" per giorni ma e' "chiaro" che gli sforzi per una tregua vanno compiuti "nel quadro" della proposta di cessate il fuoco egiziana.  Gli Stati Uniti hanno deciso di sospendere per 24 ore tutti i voli per Israele. Dall'Italia il ministro Mogherini, che la prossima settimana terrà una informativa in Parlamento sulla crisi in Medioriente, ha ribadito che ci sono due popoli e che ciascuno ha dei diritti.

Oltre 600 palestinesi morti
Ed è salito a 609 il bilancio dei palestinesi morti dall'inizio dell'offensiva israeliana su Gaza. Il macabro conteggio non si arresta, come pure il numero dei feriti, che ha toccato quota 3.720. Lo riferiscono fonti mediche dalla Striscia, aggiungendo che 154 delle vittime sono minori, 58 donne e 38 anziani. Nelle ultime ore sono morte quattro donne (una delle quali era incinta e due sorelle) in differenti raid aerei. Secondo il ministero della Sanita', in 15 giorni di offensiva Israele ha attaccato 25 ospedali, mentre il ministero degli Affari religiosi ha comunicato che in tutta la Striscia 50 moschee sono state parzialmente o totalmente distrutte. L'esercito israeliano ha bombardato oggi una scuola delle Nazioni Unite dove si erano rifugiate circa 1.000 persone. Il bilancio delle perdite israeliane è fermo a 29 persone, 27 soldati e due civili. 

Unicef: 121 bambini uccisi dall'inizio del conflitto
E poi l'altro bilancio. Quello più straziante, quello più ingiusto: la conta dei bambini uccisi. Dal'inizio della crisi al 21 luglio, sono ben 121, ha annunciato l'Unicef oggi a Ginevra. Si tratta
di 84 ragazzi e 37 ragazze di età tra i 5 mesi e i 17 anni. Due bambini su tre hanno meno di 12 anni. Il bilancio si ferma a ieri e quindi, purtroppo, non tiene conto delle vittime di oggi. L'Unicef stima inoltre che più di 900 bambini risulterebbero feriti.

A Gaza non c'è più un posto sicuro per i civili. Uccisa una famiglia palestinese-tedesca: 5 bambini
La situazione nella Striscia si fa, quindi, sempre più difficile. "A Gaza non vi è letteralmente alcun posto sicuro per i civili" ha affermato oggi a Ginevra il portavoce dell'Ufficio Onu per gli affari umanitari (Ocha), Jens Laerke evocando una situazione "devastante". "Più di 100mila persone risultano sfollate in 69 scuole gestite dall' Unwra" (l'ente dell'Onu per i rifugiati palestinesi). E' di oggi la notizia di una famiglia palestinese-tedesca rimasta vittima delle ostilità nella Striscia. Lo fa sapere il ministero degli Esteri di Berlino: "Sulla base di informazioni analoghe provenienti da fonti diverse sappiamo che la famiglia ha perso la vita", ha dichiarato una portavoce. I media tedeschi hanno precisato che si tratta di una coppia e dei suoi cinque figli, tutti con passaporto tedesco, uccisi dai bombardamenti israeliani sulla Striscia. In precedenza le autorità di Gaza avevano riportato la notizia, secondo cui i sette erano tra gli 11 morti dovuti al crollo di sei piani di un palazzo bombardato. I familiari avevano identificato le vittime come Ibrahim Kelani, 53 anni, la moglie Taghreed, i cinque figli di eta comprese fra 4 e 12 anni.