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MONDO

Quattro murales e un video tra le macerie

Gaza, i nuovi graffiti di Bansky denunciano la distruzione di Protective Edge

Bansky si fa beffe dei video di promozione turistica descrivendo Gaza come un luogo "pieno di opportunità di sviluppo". E si fa beffe dell'osservatore - che accusa di guardare solo immagini di gattini - con felino corredato di fiocco rosa dipinto su un brandello di muro. Quattro graffiti e un video per puntare il dito contro la distruzione provocata dall'operazione israeliana Protective Edge dello scorso luglio

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Gaza è spesso descritta come la più grande prigione a cielo aperto perchè nessuno può entrare né uscire. Ma questo sembra ingiusto nei confronti delle prigioni perchè qui non c'è elettricità e le forniture d'acqua potabile vengono tagliare quasi ogni giorno senza preavviso. 
Bansky


Ci sono un video e quattro graffiti, un atto di accusa e un sarcasmo che vuole richiamare le coscienze. Le nuove opere dell'artista e attivista Bansky, pubblicate sul suo sito, sono tra le macerie di Gaza, l'occasione per ritornare a mostrare al mondo la distruzione e la disperazione portati nella Striscia dall'operazione Protective Edge del luglio scorso: oltre 2 mila civili uccisi, quasi 20 mila abitazioni sbriciolate dalle bombe. 

Su Instagram un graffito ispirato a Rodin
Lo ha pubblicato ieri sul suo account Instagram: in quello che era forse una porta o un vano c'è una figura umana ispirata a Il Pensatore dello scultore Auguste Rodin. Un corpo piegato su se stesso, nero, cupo, ripiegato su se stesso mentre tutto intorno è polvere e calcinacci.

Il gattino sui brandelli di muro
Un gattino bianco, un tratto quasi Disney che si scontra con il contesto. E sotto la spiegazione: "Un residente mi ha chiesto che cosa significasse e gli ho risposto che volevo portare all'attenzione del mondo lo stato di distruzione in cui si trova Gaza postando alcune foto sul mio sito ma su internet le persone guardano solo foto di gattini". E così, riportando un dialogo, Bansky accusa l'osservatore di utilizzare il web e le foto sul web solo come mezzodi svago e non di denuncia e si fa beffe di quel sistema, posizionando il suo gattino di vernice proprio dove vuole fare convergere l'attenzione. "Un gatto triste, commenta nel video - sempre sul sito di Bansky un abitante di Gaza - come i nostri bambini, costretti a vivere qui".

La torre di vedetta e la giostra
E' il perno su cui si muove la giostra, la torre che normalmente viene utilizzata dai militari come postazione di vedetta, nella migliore delle ipotesi. Sul sito Bansky pubblica due foto del graffito: un close-up e una immagine più larga, in cui mostra anche lo spaesamento di due bimbi di Gaza. 

Il monito: così non siamo neutrali
In apertura del suo sito Bansky parla a chi vuole ascoltare il suo messaggio e ne lascia una traccia color sangue su un muro di Gaza: "Se ci laviamo le mani dal conflitto tra chi ha il potere e chi è impotente vuol dire che stiamo dalla parte di chi ha il potere, non siamo neutrali". 

Il video: l'orrore e la parodia della promozione
Gaza nel video è una località "fuori dal tracciato delle solite mete turistiche" come mostrano le immagini del tunnel per arrivarci, in uno "scenario unico" e circondata da "vicini simpatici", i militari israeliani sotto la torre che poi compare anche nei graffiti. Ci sono "opportunità di sviluppo ovunque", si legge nei sottotitoli mentre la realtà compare tra parentesi - a Gaza è vietato introdurre cemento - mentre scorrono immagini di macerie e di edifici distrutti. Un luogo da cui gli abitanti (che ne hanno il divieto) "non vogliono mai andarsene".