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MONDO

Lotta al terrorismo

Gentiloni: dal web possibili episodi di radicalizzazione, ma anche minacce

Il Presidente del Consiglio spiega: "Gli italiani non possono sentirsi al sicuro a prescindere, ma possiamo contare sulla nostra intelligence. il ministro dell'Interno Minniti: non escluso che foreign fighters incrocino flussi migratori

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"Il mondo libero è meno stabile nelle proprie scelte e negli equilibri istituzionali e di governo". E' quanto afferma il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, nell'intervento per l'inaugurazione dell'anno accademico della scuola di intelligence. Gentiloni elenca tre minacce attuali: l'esaltazione sovranista, il terrorismo, la cybersecurity. "Sappiamo che le minacce non mancano - afferma Gentiloni - gli italiani non possono sentirsi al sicuro a prescindere, ma possiamo contare sulla nostra intelligence. In un mondo ossessionato dalla visibilità, abbiamo professionisti che lavorano e agiscono nella riservatezza. La comunità dell'intelligence può godere della fiducia degli italiani". 

Il Presidente del Consiglio ha poi proseguito: "In tutto il lavoro per difendere la sicurezza dobbiamo essere attrezzati e agguerriti ma sempre fedeli ai nostri principi costituzionali e ai nostri valori di pluralismo democratico e di libertà, le due cose devono andare insieme". 

"Internet, certi contenuti possono dar luogo a episodi di radicalizzazione e minacce" 
Su Internet "certi contenuti possono dare luogo non solo a episodi di radicalizzazione ma anche a minacce per la sicurezza" e "i player", i grandi protagonisti della Rete, devono collaborare a garantire maggiore cybersecurity. "Tutti abbiamo bisogno di più sicurezza informatica", ha aggiunto il premier.

Con la carta di Taormina - ricorda Gentiloni - "abbiamo messo un seme", ma "non è possibile che la collaborazione per la rimozione di contenuti che possono dare luogo a radicalizzazioni e minacce alla sicurezza avvenga da parte di alcuni player con una velocità non adeguata alle potenzialità tecnologiche che queste piattaforme hanno".

"Terrorismo: sconfitta militare Daesh ma pericoli"
"Abbiamo in larga misura ridimensionato la minaccia terroristica. L'anno che abbiamo alle spalle è quello della sconfitta militare di Daesh", spiega Gentiloni. "Quando questa capacità si manifestò, nel 2014, apparve come terribile e sconvolgente. Quella minaccia è stata sconfitta sul piano militare, tuttavia la diluizione e la diffusione della minaccia presenta pericoli diversi e da non sottovalutare", ha aggiunto. 

Minniti: non escluso che foreign fighters incrocino flussi migratori
Sul terrorismo, sulle minacce concrete alla sicurezza interviene anche il ministro dell'Interno, Marco Minniti, a margine di una iniziativa sui migranti organizzata al Parlamento europeo. "L'ipotesi che i foreign fighters affluiti da circa "100 Paesi" per combattere con lo 'Stato Islamico' in Siria e Iraq, dopo la sconfitta militare, tentino di ritornare a casa, anche in Europa, "incrociando i flussi migratori" non può essere scartata - spiega il ministro - Per questo il controllo dei confini meridionali della Libia e dei transiti lungo la rotta del Mediterraneo Centrale è "cruciale", anche per il contrasto al terrorismo. 

E sempre riferendosi alla Libia, Minniti ricorda che la comunità internazionale è in debito con la Libia: "Non ho nessuna nostalgia per quella dittatura - ha sottolineato - ma la comunità internazionale è intervenuta in Libia senza sapere che cosa fare dopo. E il traffico illegale di esseri umani è diventato la principale fonte di reddito per una parte della popolazione libica. Un reddito dannato e inaccettabile: il nostro obiettivo deve essere di creare opportunità per fonti di reddito alternative". 

Sull'accoglienza infine il ministro spiega che "ha un limite oggettivo nelle possibilità di integrazione". Un Paese che pensa solo all'accoglienza, e non a integrare i nuovi arrivati, è "poco attento" al suo futuro. "Non c'è nessuna evidenza che esista un'equazione immigrazione-terrorismo. Tuttavia, ci sono molte evidenze che c'è un rapporto tra mancata integrazione e terrorismo".