MONDO
60 anni dai Trattati di Roma
Gentiloni: l'Unione europea riparta dal valore del lavoro
Il premier: occorre difendere il modello sociale di mercato e continuare con le riforme per rendere le nostre economie più competitive e più capaci di guardare al futuro ma anche più coese e giuste
Per disegnare il futuro dell'Unione europea bisogna ripartire dal lavoro. Lo dice il premier Paolo Gentilloni aprendo a palazzo Chigi l'incontro con le parti sociali europee e le istituzioni Ue.
Difendere il welfare europeo
"La nostra comunità trae dal lavoro la forza migliore. E' da quei valori che deve partire qualsiasi considerazione sul futuro", spiega Gentiloni in riferimento alle celebrazioni per l'anniversato dei Trattati di Roma. "Celebrando ciò che abbiamo raggiunto, non possiamo che pensare ai lavoratori e agli imprenditori che hanno dato forza al'imprenditoria europea, dalla ricostruzione fino alle ultime difficoltà", ha aggiunto Gentiloni spiegando che "difendere il modello sociale di mercato, il welfare europeo, in tempo di profonde trasformazioni è una responsabilità che sentiamo tutti".
Avanti con le riforme per un'economia forte e giusta
"Bisogna proseguire senza esitazione e con determinazione nei processi di riforma, a livello europeo e degli stati nazionali, per rendere le nostre economie più competitive e più capaci di guardare al futuro ma anche più coese e giuste", dice il premier.
No alle messe senza fede
"E' dalla dimensione sociale che deve partire un nuovo slancio al processo di integrazione".
Niente più "messe senza fede, riti vuoti di sostanza" dice ancora Gentiloni citando Jacques Delors, "ma rinnovata fiducia, passione civile e sociale per l'Europa".
Juncker: si allarga divario tra noi e gente
A Palazzo Chigi autocritica del presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, sulla crescente distanza tra le istituzioni Ue e i cittadini. "In Europa non stiamo parlando delle cose che incidono sulla vita quotidiana delle persone ed è per questo che il divario tra i politici e la gente comune si sta allargando", ha detto all'incontro con il premier Gentiloni e le parti sociali.
Difendere il welfare europeo
"La nostra comunità trae dal lavoro la forza migliore. E' da quei valori che deve partire qualsiasi considerazione sul futuro", spiega Gentiloni in riferimento alle celebrazioni per l'anniversato dei Trattati di Roma. "Celebrando ciò che abbiamo raggiunto, non possiamo che pensare ai lavoratori e agli imprenditori che hanno dato forza al'imprenditoria europea, dalla ricostruzione fino alle ultime difficoltà", ha aggiunto Gentiloni spiegando che "difendere il modello sociale di mercato, il welfare europeo, in tempo di profonde trasformazioni è una responsabilità che sentiamo tutti".
Avanti con le riforme per un'economia forte e giusta
"Bisogna proseguire senza esitazione e con determinazione nei processi di riforma, a livello europeo e degli stati nazionali, per rendere le nostre economie più competitive e più capaci di guardare al futuro ma anche più coese e giuste", dice il premier.
No alle messe senza fede
"E' dalla dimensione sociale che deve partire un nuovo slancio al processo di integrazione".
Niente più "messe senza fede, riti vuoti di sostanza" dice ancora Gentiloni citando Jacques Delors, "ma rinnovata fiducia, passione civile e sociale per l'Europa".
Juncker: si allarga divario tra noi e gente
A Palazzo Chigi autocritica del presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, sulla crescente distanza tra le istituzioni Ue e i cittadini. "In Europa non stiamo parlando delle cose che incidono sulla vita quotidiana delle persone ed è per questo che il divario tra i politici e la gente comune si sta allargando", ha detto all'incontro con il premier Gentiloni e le parti sociali.