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Coronavirus

I numeri in Italia

Gimbe, il monitoraggio indipendente sul Covid: crescono i contagi e i decessi

"Da sei settimane consecutive - dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe - continuano ad aumentare a livello nazionale i nuovi casi settimanali (+25,1%) con una media mobile a 7 giorni più che quintuplicata: da 2.456 il 15 ottobre a 12.345 il 30 novembre"

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A parlare di aumento dei contagi da Coronavirus è oggi anche la Fondazione Gimbe che nella settimana 24-30 novembre, rileva rispetto alla precedente, un aumento di nuovi casi (86.412 vs 69.060) e un aumento dei decessi (498 vs 437).

Secondo il monitoraggio indipendente sviluppato dalla Fondazione crescono anche i casi attualmente positivi (194.270 vs 154.510), le persone in isolamento domiciliare (188.360 vs 149.353), i ricoveri con sintomi (5.227 vs 4.597) e le terapie intensive (683 vs 560). 

"Da sei settimane consecutive - dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe - continuano ad aumentare a livello nazionale i nuovi casi settimanali (+25,1%) con una media mobile a 7 giorni più che quintuplicata: da 2.456 il 15 ottobre a 12.345 il 30 novembre". L'aumentata circolazione virale è documentata dall'incremento sia del rapporto positivi/persone testate (da 3,6% a 17,1%), sia del rapporto positivi/tamponi molecolari (da 2,4% a 7,2%) e positivi/tamponi antigenici rapidi (da 0,07% a 0,38%). 

In tutte le Regioni si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi: dal 3,2% di Abruzzo e Umbria al 39% delle Marche. In 98 Province l'incidenza è pari o superiore a 50 casi per 100.000 abitanti e in 16 Regioni tutte le Province superano tale soglia: Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto. 

In 32 Province si registrano oltre 150 casi per 100.000 abitanti: Trieste (635), Bolzano (552), Gorizia (496), Rimini (362), Treviso (342), Forlì-Cesena (321), Padova (321), Venezia (300), Vicenza (298), Aosta (286), Pordenone (252), Ravenna (245), Ascoli Piceno (234), Imperia (233), Udine (219), Bologna (213), Rovigo (213), Belluno (209), Pesaro e Urbino (203), Fermo (200), Ferrara (192), Trento (188), Verona (184), Viterbo (177), Varese (176), Verbano-Cusio-Ossola (164), Cremona (164), Roma (161), Genova (160), Monza e Brianza (157), Ancona (155) e Como (151). 

In aumento i decessi: 498 negli ultimi 7 giorni (di cui 14 riferiti a periodi precedenti), con una media di 71 al giorno rispetto ai 62 della settimana precedente. "Sul fronte ospedaliero - afferma Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione Gimbe - si registra un ulteriore incremento dei posti letto occupati da pazienti Covid: rispetto alla settimana precedente +13,7% in area medica e +22% in terapia intensiva". 

Sul fronte delle terapie intensive a livello nazionale, al 30 novembre, il tasso di occupazione è del 9% in area medica e dell'8% in area critica, con notevoli differenze regionali: la soglia del 15% per l'area medica e del 10% per l'area critica risultano entrambe superate nella Provincia Autonoma di Bolzano (rispettivamente 20% per l'area medica e 11% per l'area critica) e in Friuli- Venezia Giulia (rispettivamente 23% per l'area medica e 14% per l'area critica); inoltre, in area medica si colloca sopra soglia la Valle D'Aosta (21%), mentre per l'area critica superano la soglia Lazio (10,3%) e Umbria (13%). "Gli ingressi giornalieri in terapia intensiva - puntualizza Marco Mosti, Direttore Operativo della Fondazione Gimbe - continuano ad aumentare: la media mobile a 7 giorni è passata da 48 ingressi/die della settimana precedente a 56".

Le dosi di vaccino a disposizione e quelle utilizzate
Al 1° dicembre risultano consegnate 102.127.530 dosi. "Considerato che le forniture degli ultimi 7 giorni ammontano solo a 433mila dosi - commenta Mosti - l'attuale ritmo delle somministrazioni di terze dosi ha ridotto le scorte di vaccini a mRNA a quota 6,1 milioni". Sempre al 1° dicembre il 79,7% della popolazione (n. 47.226.119) ha ricevuto almeno una dose di vaccino (+297.415 rispetto alla settimana precedente) e il 77,1% (n. 45.683.073) ha completato il ciclo vaccinale (+247.367 rispetto alla settimana precedente). Cresce nell'ultima settimana il numero di somministrazioni (n. 1.984.561) con una media mobile a 7 giorni di 306.445 somministrazioni/die: decollano finalmente le terze dosi (+52,5% rispetto alla settimana precedente), affiancate da prime dosi di nuovo in crescita (+34,7% rispetto alla settimana precedente). 

Secondo la Fondazione rispetto ai target definiti dalla struttura commissariale per il periodo 1-12 dicembre, l'obiettivo per i giorni feriali (400-450 mila dosi dal lunedì al venerdì e 350 mila il sabato) appare realistico considerato che dal 24 novembre le somministrazioni giornaliere feriali si attestano stabilmente oltre quota 300.000. Meno probabile raggiungere 300.000 somministrazioni nei giorni festivi: durante l'ultimo mese, infatti, la domenica le somministrazioni non hanno mai raggiunto quota 100 mila, eccetto il 28 novembre in cui le somministrazioni sono state poco più di 150 mila.

Dopo due settimane di stabilizzazione intorno a quota 127 mila, nell'ultima settimana il numero dei nuovi vaccinati è salito a 168.377 (+31,5%). Tuttavia, dei 6,8 milioni di persone non vaccinate crescono troppo lentamente due fasce che preoccupano: da un lato 2,57 milioni di over50 ad elevato rischio di malattia grave e ospedalizzazione, dall'altro 1,16 milioni nella fascia 12-19 che influiscono negativamente sulla sicurezza delle scuole.