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ITALIA

L'esito del vertice a Palazzo Chigi

Scopelliti su armi siriane a Gioia Tauro: Operazione si può immaginare, rassicurazioni dal premier

L'incontro del premier Letta con i sindaci dei comuni di Gioia Tauro e San Ferdinando e il governatore della Calabria. Sull'operazione al porto "abbiamo avuto ampie rassicurazioni dal premier" commenta il presidente della regione. I container arriveranno a febbraio
 

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Il presidente della regione Calabria, Giuseppe Scopelliti (LaPresse)
"Abbiamo avuto ampie rassicurazioni dal presidente Letta" e dunque "l'operazione si può immaginare". Così il presidente della Calabria Giuseppe Scopelliti ha commentato con i cronisti l'incontro a palazzo Chigi con il premier Letta e i ministri delle Infrastrutture Lupi e dell'Ambiente Orlando. Scopelliti ha poi sottolineato che l'arrivo della nave deve essere l'occasione per accendere i riflettori sul porto di Gioia Tauro. "Letta si è impegnato ad aprire un tavolo per individuare una strategia di rilancio del porto - ha dichiarato - questa deve essere un'opportunità da cogliere non in termini di compensazione".

Emerge dunque l'apertura del governatore all'operazione. Nonostante il no ribadito ieri dal documento dai 33 primi cittadini della piana che avevano dato mandato ai sindaci dei comuni di Gioia Tauro e San Ferdinando, Renato Bellofiore e Domenico Madafferi, di opporsi al piano del governo. 

La nave con le armi arriverà dopo l'inizio di febbraio 
"La nave che trasporta i container con le armi chimiche proveniente dalla Siria non arriverà a Gioia Tauro prima di febbraio, ma non abbiamo ancora certezze sulla data" ha aggiunto Scopelliti. Sarà la nave danese Ark Futura a trasportare i 60 container con 560 tonnellate di armi chimiche siriane fino allo scalo calabrese.

Neutralizzazione in mare, in un raggio di sicurezza
Dal porto di Gioia Tauro le sostanze chimiche verranno trasferite sulla nave americana Cape Ray, a bordo della quale gli agenti saranno neutralizzati. Scopelliti assicura che "le operazioni di trasbordo avverranno in mare, da nave a nave, in un raggio di sicurezza che non coinvolge il territorio". Il ministro Lupi ha assicurato la sua presenza durante le operazioni.

Carenza di comunicazione sull'operazione
"C'era stato fatto un quadro allarmante - ha aggiunto - ed invece ci è stato spiegato che analoghe operazioni sono già state fatte nel 2012 e nel 2013 sia a Gioia Tauro sia in altri porti italiani". Una "carenza di informazioni" sulla quale - aggiunge Scopelliti -  ha "grande responsabilità il governo".