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POLITICA

"Non ho violato la legge"

Caso Asl Benevento, il ministro De Girolamo all'attacco in Parlamento: "Io vittima di un complotto"

Il ministro interviene alla Camera: "Ho rispetto della magistratura, non ho violato la legge". Poi accusa: "Sono vittima di un complotto". Scelta Civica: "Dimissioni opportune". Nella direzione Pd il tema non è stato citato

 

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Nunzia De Girolamo
Roma
"Vengo con determinazione a spiegare i motivi per cui mai e poi mai ho abusato del mio ruolo di deputato e mai ho violato la Costituzione". Lo dice Nunzia De Girolamo in aula alla Camera. "Il mio riserbo dei primi giorni era dettato dal rispetto per il lavoro magistratura", ha aggiunto. "Vengo qui con spirito di grande serenità", ha detto il ministro dell'Agricoltura intervenendo sulla vicenda Asl. "La mia vita di politico, di persona e di donna è stata travolta da un linciaggio e un accanimento senza precedenti", ha aggiunto. "Mai e poi mai il mio nome è coinvolto nella truffa alla Asl di Benevento che riguarda altre persone, una delle quali ha costruito un dossier contro di me frutto di un complotto ai miei danni. Se mi pento per espressioni colorite usate in un contesto privato, non mi pento di aver aiutato gente che chiedeva ad alta voce maggiore assistenza sanitaria", ha insistito la De Girolamo.

"Mai fatto pressioni"
"In una terra devastata dalla camorra, dalle ruberie e dalla convivenza con i clan da parte di anime belle che oggi si indignano per le parolacce di un ministro, desta scandalo che un deputato abbia chiesto informazioni sul bar dello zio. Semplici informazioni, nessuna
pressione: il dirigente dell'ospedale Fatebenefratelli, che è privato, ha detto di non aver avuto pressioni da me", ha continuato il ministro. Alla vigilia, la titolare dell'Agricoltura si era detta "serena", "molto stanca" e con "una grandissima fiducia nella magistratura. Intanto, da palazzo Chigi filtra che il premier Enrico Letta intende ascoltare con molta attenzione il ministro e valutare la relazione con lo stesso rigore che chiede a se stesso e al suo governo. Scelta civica intanto si divide ma parte come una rasoiata la richiesta di dimissioni del segretario Stefania Giannini: "Quando un ministro crea imbarazzo al governo di cui fa parte dovrebbe valutare l'opportunità di dimettersi".

Scelta civica si divide
La De Girolamo minimizza: "Il capogruppo di Scelta civica alla Camera, Andrea Romano, ha detto cose differenti rispetto alla signora Giannini. La sua è una posizione di carattere personale. Per me conta il partito per intero". Ma il portavoce di Sc Benedetto Della Vedova rincara la dose: "Ascolteremo, ma se la posizione del ministro fosse un motivo di imbarazzo per il governo, il nostro auspicio è che lo stesso ministro De Girolamo possa valutare le dimissioni come atto doveroso". Nella direzione Pd invece non si affonda sul caso, ma il parlamentare renziano Angelo Rughetti era stato netto: "Ascolteremo le ragioni del ministro De Girolamo. Se non ci convincerà siamo pronti a votare la mozione del Movimento 5 Stelle per le dimissioni". Parole che ricalcano quelle già dette da Matteo Renzi: si sentiranno le ragioni del ministro, ma "la Idem ha avuto ben altro stile".

Ncd compatto con il ministro
Tace invece del tutto Francesco Boccia, marito del ministro e deputato Pd, mentre è del tutto evidente che, a largo del Nazareno, la questione resta strettamente legata alla richiesta di rimpasto, che la minoranza insiste nel chiedere. A difendere a spada tratta e ad alta voce la De Girolamo resta compatto il Nuovo centrodestra e Forza Italia, che insistono sulla teoria del complotto. "Tesi ridicola e poco credibile - dice Clemente Mastella -. Ma se fosse vero, non essendo io tra i complottardi, mi aspetto da chi mi ha dato dell'uomo di m.... un sms di scuse e un gigantesco mazzo di fiori".