Google.org debutta in Brasile e investe più di un milione di euro

La divisione di Google dedicata al terzo settore, già presente negli Stati Uniti, Gran Bretagna e India, arriva in Brasile e, nell’anno dei Mondiali di calcio, propone un campionato. Una sfida tra buone idee, che premierà quattro organizzazioni non governative brasiliane con un totale di 4 milioni di reais (circa 1,2 milioni di euro) da dividere equamente tra loro.

I progetti dovranno necessariamente essere basati sull’utilizzo della tecnologia e saranno scelti a maggio da una giuria composta da cinque persone, tra cui Viviane Senna (sorella dello scomparso pilota di F1 Ayrton, che guida la Fondazione a lui intitolata) e il direttore di Google.org, l’americana Jacquelline Fuller.

Il Brasile è il terzo Paese non americano ad entrare a Google.org e per la prima volta le Ong brasiliane potranno partecipare al Google Impact Challenge.

“In India, le Ong hanno presentato più di mille progetti. Ci aspettiamo di superare questo numero in Brasile”, ha detto l’ad di Big G Fabio Coelho.

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Tutte le Ong con sede in Brasile possono partecipare al concorso. I progetti dovranno presentare soluzioni ai problemi nei settori più disparati come istruzione, sanità di base, sostenibilità. “Abbiamo l’impegno di rendere il Brasile un Paese migliore grazie alla tecnologia e i nostri professionisti sono pronti ad aiutare le Ong nei loro progetti”, ha aggiunto Coelho. La messa in opera dei progetti vincitori dovrà avvenire entro tre anni.

Jacquelline Fuller ha sottolineato come Google abbia già investito più di 100 milioni di dollari in progetti sociali, in particolare su contrasto del traffico di esseri umani, abusi su minori e progetti per insegnare i bambini a usare i computer.