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POLITICA

Trattative per nuovo esecutivo

Governo. Delegazione del Pd da Fico. Marcucci: strada in salita, ma non si escludono sorprese

La delegazione del Pd dalle 14.30 è a colloquio con il Presidente della Camera, Roberto Fico. Alle 17.30 toccherà a quella del M5s. La Gelmini intanto - in vista di questo nuovo giro di consultazioni - invita l'alleato Matteo Salvini a cercare voti in Parlamento. Il leader del Carroccio intercettato dai cronisti a Montecitorio avverte: "Non esiste governo senza centrodesta". Leu: governo 5Stelle-Dem? : "Il trionfo del trasformismo"

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La delegazione del Pd è arrivata a Montecitorio per il colloquio con il Presidente della Camera Roberto Fico che dovrà verificare - entro giovedì - se ci siano le condizioni per dar vita ad un governo M5s con i Dem. Alle 17.30 invece è previsto l'arrivo della delegazione dei 5 Stelle. Graziano Delrio e Andrea Marcucci sono arrivati a piedi dopo aver lasciato la sede del Nazareno; arrivati anche il segretario reggente Maurizio Martina e il presidente del Pd Matteo Orfini.

Il Partito Democratico intanto su una possibile alleanza con i grillini continua ad essere spaccato. Alessia Morani parla di un teatrino insostenibile da parte di Di Maio e company che va avanti ormai da oltre 50 giorni e bolla come ridicolo il 'doppio contratto' presentato prima alla Lega e poi a loro. Matteo Richetti continua a ribadire di restare all'opposizone e di farla in modo duro. Il senatore Ernesto Magorno sostiene che non ci siano margini per un accordo. E il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda continua a soffiare sul fuoco: "il Pd è troppo antisistema per allearsi con l'attuale M5s". Aperture invece arrivano dal sindaco di Milano Beppe Sala, il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini e dal Governatore della Puglia Michele Emiliano che oggi dalle pagine del 'Corriere' invita a pensare al "bene del Paese e non alle lotte interne".

Marcucci: Pd-M5s quasi impossibile a meno di sorprese
Un'apertura significativa ai 5Stelle arriva questa mattina, dai microfoni dello storico programma Rai, Radio anch'io dal Capogruppo Pd al senato Andrea Marcucci: "Tra Pd e M5S l'accordo è quasi impossibile", anche perchè "loro dovrebbero rinnegare gran parte del loro programma, ma le sorprese in politica sono sempre dietro l'angolo".



Marcucci nota che tra i due partiti "c'è distanza programmatica": "sulla Tap o la Tav che facciamo?". E c'è anche un problema di premiership: "E' Fico il candidato premier del M5s? E' lui che può fare passi indietro rilevanti rispetto al programma del Movimento per un accordo col Pd?". 

Carelli: non siamo disposti ad ammucchiate. Renzi 'imprenscindibile'
A sottolineare una certa sintonia tra le due forze politiche, le parole su Matteo Renzi pronunciate dal grillino Emilio Carelli dagli studi di Agorà su Raitre: "è imprenscindibile perchè Renzi è una figura ancora importante come leader del Partito democratico" - E alla domanda sulla "chiusura" del forno con la Lega, continua "Salvini in questi giorni si e' praticamente autoescluso. Da tutti i contatti che sono avvenuti tra Di Maio e Salvini mi sembra che Salvini abbia mostrato maggior interesse a rafforzare la sua coalizione di centrodestra, e al limite ad arrivare dopo le elezioni in Friuli, a tentare una sorta di OPA su Forza italia , che abbiamo visto in grave difficoltà, piuttosto che a pensare a quelle che sono le prospettive di un governo".

Carelli poi spiega: "Non siamo disponibili ad ammucchiate, a governi di larghissime intese. Noi puntiamo ad un governo politico che governi il paese, che cambi il paese". E sulla necessità di modifica della legge elettorale, continua: "Sicuramente bisogna cambiare la legge elettorale. Contribuiremo al cambiamento della legge elettorale, ma non da posizioni di governo".




Forza Italia - a questo punto, ribadendo un po' quello che aveva detto e poi smentito il Cavaliere nei giorni scorsi, sollevando un mare di polemiche: i voti li troviamo tra i Dem e gruppo misto - invita il leader della Lega a cercare voti in Parlamento: "E' prematuro parlare di un Governo del presidente. Noi pensiamo che, anche dopo il mandato a Fico, ci possa essere la possibilità per uno spazio a Salvini e si possa, sulla base del nostro programma, andare in Parlamento a cercare i voti" - dice Mariastella Gelmini, capogruppo di FI alla Camera ai microfoni di Radio anch'io (Rai Radio1). "Bisogna partire dal voto degli italiani. Ci troviamo di fronte a un governo dei secondi o dei terzi a palazzo Chigi. Di Maio e i 5 stelle hanno una pregiudiziale nei nostri confronti. Di Maio però, in perfetto stile da ricreazione scolastica pensa che governare con lega o Pd sia la stessa cosa. Ma il paese ha delle priorità. Spero che il Pd non preferisca le poltrone ai punti programmatici". 

Salvini: Pd al governo? no. Grazie. Non esiste un governo senza centrodestra
"Io credo che bisogna partire dal centrodestra che ha vinto le elezioni. Non esiste un Governo senza centrodestra". Così Matteo Salvini ai cronisti che lo incalzano a Montecitorio. Poco prima aveva rassicurato alleati ed elettori attraverso il suo profilo Facebook: "Pd al governo? No, grazie. Farò di tutto perché il voto degli italiani sia rispettato, da Roma e da Bruxelles. P.s. Guarda caso i clandestini tornano a sbarcare...

 


Rossi (Leu): intesa Di Maio-Renzi sarebbe il trionfo del trasformismo
Su questa possibile intesa M5s-Pd intervengono anche le forze di opposizione. Critiche in particolare arrivano da Leu, attraverso il Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi: "Se dovesse finire con un'intesa tra Di Maio e Renzi sarebbe il trionfo del trasformismo, oltre la destra e la sinistra e oltre ogni diversità di programma. La sinistra, dentro e fuori dal Pd, decida di fare l'opposizione e apra una grande discussione sulle ragioni della sua sconfitta". "Intanto il nazionalsovranista Salvini paragona i profughi ai nazisti e minaccia una marcia su Roma - aggiunge Rossi - Quest'anno deve essere un 25 Aprile di impegno e di lotta per celebrare la Resistenza e difendere la Costituzione".