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POLITICA

Dopo il voto di fiducia a Conte

Centrodestra a Mattarella: "Con questo Parlamento è impossibile lavorare"

Al Colle per rappresentare "il proprio punto di vista" sulla situazione politica. "Fiducia nella saggezza del Capo dello Stato"

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"Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani hanno manifestato al Presidente della Repubblica, a nome dell'intero centrodestra, la grande preoccupazione per la condizione dell'Italia: mentre emergenza sanitaria ed economica si abbattono su famiglie e imprese, il voto di martedì ha certificato l'inconsistenza della maggioranza. E' convinzione del centrodestra che con questo Parlamento sia impossibile lavorare". Il centrodestra ha ribadito al Presidente la fiducia nella sua saggezza. 

E' quanto si legge nella nota congiunta diffusa dal centrodestra al termine del colloquio al Quirinale con
il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

L'incontro era stato richiesto dalla coalizione dopo che il premier Giuseppe Conte, a fronte di una maggioranza risicata in Senato, ha deciso di proseguire il percorso del governo. 

Ieri, in una nota congiunta, le opposizioni avevano manifestato la loro intenzione di "rappresentare al presidente della Repubblica il proprio punto di vista sulla situazione che è ormai insostenibile".

Nella coalizione, tuttavia, esistono diverse sensibilità su quale sia la migliore ricetta per il futuro.

Matteo Salvini, che pochi giorni fa aveva accennato alla possibilità di un esecutivo alternativo di centrodestra, oggi torna a chiedere che "la parola passi agli italiani" e che si vada a votare. Opzione che è sempre stata considerata la strada maestra anche per Giorgia Meloni.

In Forza Italia, che in questi giorni fa i conti anche con le pesanti defezioni di Renata Polverini e Maria Rosaria Rossi, la strada delle urne non è considerata quella preferibile.

E lo stesso vale per alcune delle formazioni cespuglio, come Cambiamo di Giovanni Toti. "Quello che a forza di dire 'votiamo votiamo' il centrosinistra si rafforzi - dice il governatore ligure - è un dubbio che ho espresso anche al centrodestra. Il voto è pensabile in una finestra estiva prima del semestre bianco. Se ci sarà il voto ben venga ma bisogna ragionare anche in altre direzioni", afferma.

All'incontro non hanno partecipato direttamente i 'piccoli' della coalizione, ovvero l'Udc, 'Cambiamo con Toti' e 'Noi per l'Italia' di Maurizio Lupi.

I 'totiani', in particolare, non considerano opportuno gridare al voto in piena emergenza pandemica e con la necessità di un piano vaccinale e del Recovery Fund. Meglio, spiegano ambienti vicini a Giovanni Toti, provare a vedere se ci sono le condizioni per un governo di salute pubblica, di scopo o unità nazionale, che possa semmai traghettare al voto.